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Come ti ammazzo le arance

4107923041_09007f7687Ieri ho ricevuto un Comunicato Stampa da parte del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP e lo pubblico.

CONSORZIO DI TUTELA
ARANCIA RIBERA DI SICILIA DOP - RIBERELLA
COMUNICATO  STAMPA

Dal danno alla beffa:
In seguito al servizio “riparatore” sull’Arancia Tarocco di Sicilia della puntata di Striscia la Notizia del 19 gennaio 2010, mandato in onda a seguito delle proteste dei produttori di arance Tarocco non IGP,  è emerso che in Sicilia esistono non solo le Arance Tarocco IGP ma che la stragrande maggioranza di queste arance a polpa rossa sono commercializzate senza il bollino, simbolo che contraddistingue solo una parte di esse coltivate un areale delimitato.
E’ stato evidenziato, anche dallo stesso dott. Scuderi, per finalmente riappacificarsi con il collega rappresentante della Cia di Catania, che anche le arance Tarocco senza bollino sono siciliane e che hanno le stesse qualità di quelle con il bollino e, pertanto, sono buone.
Sulle arance “ombelicale” si è detto poco o nulla, avendone solamente accennato alla fine del servizio, per poche secondi, che anche l’arancia bionda coltivata a Ribera è siciliana.
Ciò  premesso, appare ovvio che detto servizio non può essere considerato “riparatore” per i tanti i produttori di arance ombelicale Arancia Ribera di Sicilia D.O.P. - Riberella
E’ per questo motivo che il Consorzio di Tutela dell’Arancia Ribera di Sicilia D.O.P. ribadisce la necessità che il popolare notiziario satirico dedichi almeno lo stesso spazio per rettificare quanto specificato erroneamente, attraverso un apposito servizio che potrà essere realizzato presso i suoi stabilimenti e negli agrumeti del comprensorio.
Ciò permetterà, altresì, di evidenziare le caratteristiche di pregio dell’Arancia Ribera di Sicilia D.O.P., prodotto che fino ad oggi ha costituito l’unica fonte di sostentamento per centinaia di famiglie che, pur con stenti e sacrifici, riescono a malapena a sopravvivere in un momento di gravissima crisi del comparto agricolo in Sicilia.
Resta fermo che la grave lesione all’immagine, alla credibilità, all’affidabilità ed alla reputazione commerciale, con conseguente sviamento della clientela, nonché il grave danno patrimoniale ed economico che ne è derivato ed il turbamento subito dagli operatori agricoli dell’Arancia Ribera di Sicilia D.O.P. sarà oggetto di richiesta di risarcimento presso le competenti sedi giudiziarie.
A tal proposito è convocato per domani 21 gennaio alle ore 16,00, presso il Comune di Ribera , un incontro con i rappresentanti istituzionali del Comune, della provincia regionale di Agrigento, con i legali delle associazioni dei consumatori e dei produttori .

Commenti

  1. Continua la guerra tra poveri. Parlo ovviamente degli agricoltori, non dei vertici delle O.P., sui quali nutro seri dubbi sulla loro condizione di indigenza.

    Non voglio parteggiare per nessuna delle parti, ma da tecnico conosco bene la tematica, e sono convinto che non è questa la strada per il bene comune del comparto, nè la pubblicità comparativa tra diverse varietà di arance: diventa una guerra tra soggetti che producono sì agrumi con diverse caratteristiche peculiari (ma entrambi ottimi prodotti), ma vivono gli stessi drammi quotidiani e che, pertanto, dovrebbero essere alleati e non avversari.

    E' la stessa ragione che induce due o più agricoltori a non associarsi tra loro: ognuno di loro è convinto di avere il prodotto migliore, e non vuole "mischiarlo" con altri (quante storie di questo tipo ho sentito in 20 anni di attività) salvo poi svenderlo al primo venuto per sopravvivere.

    Meditiamo su tutto questo, se ne siamo ancora capaci...

    RispondiElimina
  2. La soluzione è semplice, anzi: semplicissima. "Basterebbe" creare una unica agenzia regionale per la vendita di tutti i prodotti ortofrutticoli (arance incluse, quindi); il CdA dovrebbe essere composto esclusivamente da Ufficiali delle Forze dell'ordine, l'amministratore delegato dovrebbe essere un magistrato nominato dal CSM e con trascorsi nella DIA; i commercianti dovrebbero essere individuati e beneficiati di un prepensionamento coatto ma congruo. E i produttori agricoli? a produrre, appunto.

    RispondiElimina
  3. CI SONO RIUSCITI.
    HANNO SCATENATO LA GUERRA DEI POVERI. COSI' COME HO PREVISTO QUALCHE GIORNO FA.
    A PRESTO MANDEROò LA FOTO DEL MIO EX AGRUMETO A VITTORIA

    RispondiElimina
  4. Il danno derivante dallo SPOT del Consorzio IGP su Striscia e' incalcolabile. Abbiamo fatto veramente una figura da poveracci.

    Ma, ovviamente, come insegna il buon stile italico, nessuno fa il "mea culpa" e si fa da parte.

    Delfo Fusillo

    RispondiElimina
  5. Produttore incazzato21 gennaio 2010 alle ore 15:52

    Daccordo con CITIC, ma ho paura che i prepensionati possano facilmente infiltrarsi nelle forze dell'ordine e persino nella maggistratura e poi non son rimasti loro gli unici produttori??? Si va beh ci siamo anche noi ma ancora per quanto?

    RispondiElimina

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