Una delle tante follie della fallita riforma agraria siciliana sono gli insediamenti abitativi abbandonati.
Eccone uno, a mò di condominio, realizzato nella strada che porta a Raddusa da Ramacca.
In tutte queste case che si vedono sulla destra pochi abitanti; per il resto … solo edifici fatiscenti; soldi buttati al vento!
E come questi esempi che ho fotografato, ce ne sono altri cento, mille … una riforma … da dimenticare, segnale che anche nel passato lo “scollamento” fra la realtà e chi “siede nella stanza dei bottoni” era cosa di ogni giorno!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
La Legge n.104 del 1950 relativa all'attuazione della Riforma Agraria,fu attuata in un momento dove la pressione bracciantile era elevata.
RispondiEliminaIl processo industriale faceva i primi passi ed il primario era rappresentato dall'agricoltura.
Pensate esisteva pure l'imponibile di manodopera.
La predetta Legge,fu creata per motivi politici e di opportunità del momento.
Grazie all'industrializzazione del Paese ed al contributo dei nostri emigranti,la Legge ha perso - nel tempo - il suo interessamento.
Pensate che accanto ai veri coloni partecipavono,sarti,barbieri,camerieri,sotto gli occhi dell'ERAS e dei politici del momento!
Altri tempi !