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La, anzi “le” desertificazioni

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Scrivo “le” e non “la” perchè i rischi desertificazione non sono solo quelli derivanti dai cambiamenti climatici, ma sono anche derivanti da cause indotte a cui non si pensa più di tanto.
La desertificazione “classica” è quella che scaturisce da un innalzamento delle temperature e da una drastica riduzione delle piogge (ho sintetizzato il concetto per brevità).
A questa si aggiunge la desertificazione indotta dal cambiamento colturale. Molte le aree un tempo coltivate, oggi sono in abbandono. Avviene nelle zone montane, avviene in collina, ma avviene anche nelle zone in cui l’agricoltura è fortemente presente e radicata.
L’annullamento dei redditi costringe, senza via di scampo, gli agricoltori a lasciare in abbandono le proprie campagne, con la conseguenza che il territorio non viene più presidiato nè come presenza costante, nè come regimazione delle acque ecc.
Conseguenza? La desertificazione agricola aumenta ogni giorno, e se la politica non se ne rende conto … prima o poi tutte le zone a noi familiari diverranno desertiche, e chissà … forse arriveranno anche i predoni …

Commenti

  1. Veramente, i predoni hanno preceduto la desertificazione e l'hanno favorita.
    Dopo il saccheggio, si attende l'entrata in azione di chi cercherà di acquistare le proprietà svalutate a prezzi ribassati.

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  2. Con questa bella desertificazione prossima ventura, che ne sara' del tanto sponsorizzato (dai nostri burocrati e politici) turismo?

    I turisti e visitatori, nei loro viaggi in Sicilia, vedranno scheletri di alberi, agrumeti abbandonati, rovi e sterpaglie in ogni dove. Cosa penseranno?

    Delfo Fusillo

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  3. Potremmo chiedere un bando speciale per l'allevamento dei cammelli in area svantaggiatissima.

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  4. SICCITA' E DESERTIFICAZIONE
    ============================


    In Italia,diversi studi,hanno messo in luce l'esistenza di numerose zone a rischio che vanno dalla Puglia alla Basilicata,dalla Calabria alla Sicilia fino alla Sardegna.

    Come la maggior parte delle grandi calamità naturali è praticamente impossibile contrastare l'arrivo di una siccità,tuttavia si possono prendere iniziative che almeno ne attenuino gli effetti.

    Innanzitutto,è necssario impedire l'allargamento delle aree desertifiche,in particolare laddove il rischio è elevato,un attento piano di rotazione delle colture che limita l'erosione dei suoli e può favorire la crescita di piante più resistenti alla mancanza di acqua.

    Sarebbe poi utile una raccolta di acqua piovana da stoccare per periodi difficili,purificare l'acqua utilizzata per permetterne un riutilizzo e costruire acquedotti che portino acqua nelle zone più soggette a periodi di siccità.

    Esiste una scala della siccità : indice SPI (Standardized Precipitation Index).Detto Indice quantifica il deficit di precipitazione per diverse scale di tempo : 1,3.6.12.24 e 48 mesi.

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  5. Il paesaggio è suggestivo, propongo di utilizzare l'immagine per promuovere il turismo in Sicilia. Magari alla prossimaBit di Milano

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