Questo è uno dei tanti paesaggi classici siciliani, dove il verde delle campagne si unisce col cielo azzurro intenso del cielo.
Si intravede un rudere, come mille altri, anch'esso colpito dalla follia del "sistema Italia".
Anche questo rudere va catastato al Catasto Urbano, e poi ... il Comune ne richiede il pagamento dell'ICI.
Ma dove arriveremo? A pagare davvero l'aria che respiriamo?
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
La cosa più bella è questa: gli immobili che non si possono condonare, pur essendo in fase di pignoramento si devono accatastare.
RispondiEliminal'aria che respiriamo la paghiamo già... magari la chiamano tassa sull'inquinamento o qualcosa di simile... E' come l'aria, non si vede ma c'è!!
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