Ecco l'immagine presa dal sito internet SMS Consumatori.
Ingranditela e scoprirete i prezzi per cui viene da ridere.
Secondo i dati forniti dall'ISMEA il prezzo medio di vendita al chilo delle arance tarocco è di 1,45 €/Kg.
Il prezzo medio in campagna, secondo l'ISMEA, è di 0,13 €/Kg., ma la punta massima nella GDO, e quindi non nella "gioielleria", è di 2,99 €/Kg. a Padova.
Raffrontiamo i due prezzi: il primo (1,45) è ben 11 volte il prezzo di riferimento all'origine; il secondo (2,99) è esattamente 23 volte il prezzo di riferimento. Forse in quest'ultimo caso viene posta, al posto della cera protettiva (utilizzata per conferire le arance al bando-farsa) una pellicola di oro zecchino, o una sorta di preservativo ... meglio che non continuo ... mi sto arrabbiando!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
AGRIASILO
RispondiEliminaSono io l'ignorante o nessuno ne parla. L'idea dell'agriasilo, per quanto semplice, è forse la novità più interessante che si possa registrare nel frigido panorama scolastico italiano. Ecco un link per saperne di più:
http://www.agricolturaitalianaonline.gov.it/contenuti/ambiente_e_territorio/sviluppo_rurale/multifunzionalita/al_via_l_agriasilo