Qualche giorno fa mi trovavo al Bivio Jannarello ad aspettare una persona.
Ecco che arriva un agricoltore con trattrice gommata e turboatomizzatore al seguito.
Dal coperchio usciva dell’acqua, assieme al prodotto in essa miscelato, ma alcune perdite c’erano anche nella zona della pompa.
Piccole perdite insignificanti. Eppure c’è chi evita che ci siano queste perdite, ma poi non controlla nè i tubi, nè la pompa, nè gli ugelli, nè tanto meno se funziona il sistema di miscelazione.
La manutenzione dei mezzi agricoli, soprattutto delle macchine irroratrici è di massima importanza; e lo è per effettuare trattamenti con i giusti dosaggi, lo è per avere uno spargimento uniforme, lo è per risparmiare sui prodotti, lo è per velocizzare le operazioni, ecc.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
E il giunto cardanico senza copertura? Siamo lontani anni luce!
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