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Perchè?

Ricevo da un collega (che vuole rimanere anonimo) e pubblico.
Caro Corrado, giorno 30 il nostro Ordine ha organizzato un incontro divulgativo della misura 112 del PSR sicilia. Tu non c'eri e mi dispiace perchè abbiamo assistito senza poter dire nulla alla lettura del bando che conoscevamo già. E questa è l'ALTA FORMAZIONE che ci dovrebbe consentire di avere crediti formativi? Se non fosse obbligatorio non ci andrei più! Ciao xxxxx yyyyyyy
Caro xxxxx yyyyyy, Io, per fortuna, ero in montagna con la mia famiglia, a godermi i boschi. Certamente mi sarò formato più di voi seduti ad ascoltare, come tu stesso mi dici, una lettura del Bando. Il bello è che mentre voi ascoltavate la lettura del Bando, proprio in quel momento l'Assessorato effettuava delle correzioni! E vado oltre al tuo interrogativo? Perchè ascoltare (percependo dei punti di Crediti Formativi) un Bando che nel frattempo è stato rivisto e corretto? Allora si rifà il convegno e si annullano i CF conquistati perchè il Bando sciorinato non vale più? Ecco caro xxxxx yyyyy perchè il giorno in cui venne la collega del Conaf, la dott.ssa Marcellina Bertolinelli, ho sollevato tutti quegli interrogativi. Caro xxxxx yyyyy stai pur certo che questo post verrà recapitato alla collega del CONAF, perchè così non va, proprio no, anche perchè non sei il solo che mi ha scritto, ed altri mi hanno telefonato. Un collega mi ha detto: "io faccio solo il CTU, e che formazione devo fare? Viene qualcuno con me a fare il CTU? Vado io con lui? Che mi interessa dei convegni, di materie di cui non so nulla? Io faccio solo il CTU!" Ho risposto: "potevi dirlo quando c'era la collega del CONAF". Ma lui non mi ha dato ulteriori risposte. Ecco spiegato il titolo del post: PERCHE'? Perchè non si parla durante i convegni, i seminari? Perchè non si sviscerano le cose prima di farsele appioppare come un velo avvelenato dal quale non ci si può più districare? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè? Perchè?

Commenti

  1. gentile dr. Vigo , non riesco a capire le ragioni profonde e di merito sottese al fatto di essere inserito nell'elenco dei professionisti disponibili a svolgere accertamenti per la Giustizia e non riesco a comprendere nè ad apprezzare quel suo collega che non vuole sprecare tempo poer il credito formativo per via del fatto che collabora con il giudice per l'accertamento di una determinata verità. In quest'ultimo caso, il nostro CTU non lascia ben sperare in quanto a competenza perchè conoscere bene le leggi e la motivazione che le sorregge è un fatto importantissimo che può determinare una verifica piuttosto che un'altra.Le norme di legge che rimandano a verifiche tecniche si debbono interpretare per cui un CTU ignorante sulla disciplina da applicare non credo sia una buona cosa. E poi, gentile dr. Vigo, chi fa di mestiere il CTU, se è un professionista che opera in un determinato versante tecnico , ha bisogno di esperienza maturata nel suo settore e non credo dia affidamento chi rimane chiuso nel suo studio in attesa che l'amico magistrato lo nomini per una consulenza tecnica.Il CTU da affidamento solo se forma la sua esperienza sul campo di lavoro.

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  2. HANNO TUTTI RAGIONE è il titolo del libro scritto da Sorrentino (il regista di Gomorra) che ben rappresenta anche la commedia che si rappresenta dal 2007 al 2013 nel TEATRINO DELL'AGRICOLTURA. Hanno tutti ragione: chi scrive i bandi, chi li modifica, chi li approva, chi cambia le regole in corsa ma, soprattutto, ha ragione la nostra atavica mania di fare le cose perchè così è stato scritto e non perchè servano effettivamente a qualcosa. Hanno ragione, sopra a tutto e sopra a tutti, i politici legalmente eletti dalla popolazione e che di tutto si occupano ma di nulla bene ed approfonditamente come dei loro personali interessi. Nessuno si piglia la briga di scrivere regole semplici e, quindi, è ovvio che abbiano tutti ragione: perchè ci sono scadenze da rispettare, norme cogenti piovute (chissà come) dall'alto, cavilli pretestuosi ma avallati da una dirigenza poco attenta agli allarmi gridati ai quattro venti dalla base produttiva e tecnica. Questo PSR sarà un fiasco colossale (io, ovviamente, spererei di no) ma AVRANNO TUTTI RAGIONE in barba agli interessi della REGIONE.
    Un esempio, per non apparire effimero: sono riusciti a complicare anche la misura 132. Non aggiungo altro, chi vuol capire capirà.

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  3. Perchè?
    Finchè al pensiero non farà seguito l' azione, ci ritroveremo sempre tutti qui, in questo blog, a chiederci: perchè?
    Forse sarebbe il caso di iniziare non "perchè ?" ma bensì "quando?"...
    ovvero: quando la finiremo di piangerci addosso (compreso lo scrivente)?
    Forse aspettiamo che i nostri ordini/collegi professionali ci chiamino alle armi? e anche se così fosse, quali armi?
    Forse... le armi dell' ignoranza, dell' ignavia,della connivenza, dagli interessi personali a danno dell' intera categoria, dei favoritismi fine a se stessi?
    E perchè io, nella mia qualità di dirigente/assessore/ministro, o presidente di una associazione di categoria,devo raccomandare tizio o caio per fare qualcosa o per produrre qualcosa (un software, ad esempio) che non servirà a niente se non a complicare la vita agli utenti finali e ai miei sottoposti??
    Perchè non devo semplificare ( sinonimo di: efficienza, produttività, procedure snelle, premialità)???
    Forse.. perchè non voglio prendermi alcuna responsabilità. E allora perchè non faccio un esame di coscienza e mi dimetto?
    Oppure, ancor meglio, non denuncio pubblicamente chi mi ha costretto ad agire contro gli interessi di una categoria?
    QUANDO inizierà l' era del pentitismo anche nel settore primario????

    Caro Brancolatore, come fai chiaramente intendere non tutti hanno ragione.. Quindi che senso ha scandalizzarsi se un tal Tremonti dice che siamo dei cialtroni? Sì lo siamo, ma non perchè non siamo capaci di spendere i fondi comunitari.
    Lo siamo semplicemente perchè non siamo capaci di denunciare e fargliela pagare a tutti gli inetti e gli incompetenti di ogni ordine e grado che, protetti dall' anonimato e dalle complicità (nonchè dai loro santi in paradiso)continuano ad affossare e a danneggiare un ' intero comparto produttivo nascondendosi dietro il paravento delle "regole" , delle procedure", delle.."non pertinenze",al fine di mascherare la loro scarsissima professionalità...

    (continua)

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  4. Diciamocelo chiaro:
    a cosa servono ormai le Sezioni Operative di Assistenza Tecnica in Agricoltura??
    Le famigerate Soat hanno ormai perso tutto quanto ne giustificava l' esistenza...
    Assistenza tecnica...ma a chi, e per quale scopo? e i tecnici liberi professionisti, cosa ci stanno a fare?
    Troppi interrogativi. Ai quali cercherò di dare una risposta.

    Assistenza Tecnica..mmmh, bella parola. Le SOAT traggono origine da una geniale intuizione: tecnici agricoli preparati da un punto di vista tecnico-agronomico ce ne sono pochi, e non sono in grado di aiutare gli agricoltori, quindi...se ne farà carico la Regione.
    Questa affermazione contiene, purtroppo, un fondo di verità, e ora più che mai, dato che siamo ormai diventati tutti dei burocrati passa-carte. Tuttavia, quasi venti anni fa chi scrive inziò la professione con tanto entusiasmo, al fianco di un Mostro Sacro dell' Assistenza Tecnica (quella vera, sul campo), tal A.C.,e da quel tirocinio sul campo, fatto di alzataccie alle 5 del mattino e galoppate di 400-500 Km al Dì,imparai tantissimo. E nulla mi importava del fatto che tal A.C.da un punto di vista umano era da tutti considerato (anche da me)semplicemente..mostruoso.

    Successivamente compresi che le mie conoscenze e le mie esperienze non portavano "pane", in quanto non ero nè un aspirante ricercatore, nè un aspirante docente, e le aziende in grado di permettersi la consulenza diretta di un agronomo si contavano sulle dita di una mano..

    Se tutto questo non serve a niente, ecco che..il tecnico agricolo diventa un burocrate!E continua però a fare... assistenza tecnica. Termine improprio, in quanto applicare i regolamenti comunitari in materia di Condizionalità, compilare registri, richiedere o fare analisi del terreno per fini burocratici NON E'Consulenza Tecnico-agronomica eppure..qualcuno si ostina ancora a chiamarla così!!

    Viceversa, l'Assistenza tecnica delle SOAT non costa niente, e si avvale della competenza di validi tecnici, e ne conosco parecchi..

    Ma il problema adesso è un altro: a cosa serve adesso tutto ciò?
    In qualità di responsabile di una SOAT, mi sentirei sicuramente demotivato ad organizzare corsi per la sicurezza, per addetto antincendio,o peggio, letture ad alta voce di Bandi Comunitari (come se agricoltori e tecnici fossero tutti analfabeti)intrisi di tecnicismo e di concetti astrusi che poco hanno a che vedere con un concetto tanto semplice quanto ignorato: la sopravvivenza.

    Se è vero, come sembra, che le aziende agricole sopravvivono solo grazie ai contributi comunitari, che si abbia l' onesta intellettuale di ammetterlo, e di indicare chiaramente quali potrebbero essere i rimedi, altrimenti tanto vale chiudere bottega.

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  5. Diciamocelo chiaro:
    a cosa servono ormai le Sezioni Operative di Assistenza Tecnica in Agricoltura??
    Le famigerate Soat hanno ormai perso tutto quanto ne giustificava l' esistenza...
    Assistenza tecnica...ma a chi, e per quale scopo? e i tecnici liberi professionisti, cosa ci stanno a fare?
    Troppi interrogativi. Ai quali cercherò di dare una risposta.

    Assistenza Tecnica..mmmh, bella parola. Le SOAT traggono origine da una geniale intuizione: tecnici agricoli preparati da un punto di vista tecnico-agronomico ce ne sono pochi, e non sono in grado di aiutare gli agricoltori, quindi...se ne farà carico la Regione.
    Questa affermazione contiene, purtroppo, un fondo di verità, e ora più che mai, dato che siamo ormai diventati tutti dei burocrati passa-carte. Tuttavia, quasi venti anni fa chi scrive inziò la professione con tanto entusiasmo, al fianco di un Mostro Sacro dell' Assistenza Tecnica (quella vera, sul campo), tal A.C.,e da quel tirocinio sul campo, fatto di alzataccie alle 5 del mattino e galoppate di 400-500 Km al Dì,imparai tantissimo. E nulla mi importava del fatto che tal A.C.da un punto di vista umano era da tutti considerato (anche da me)semplicemente..mostruoso.

    Successivamente compresi che le mie conoscenze e le mie esperienze non portavano "pane", in quanto non ero nè un aspirante ricercatore, nè un aspirante docente, e le aziende in grado di permettersi la consulenza diretta di un agronomo si contavano sulle dita di una mano..

    Se tutto questo non serve a niente, ecco che..il tecnico agricolo diventa un burocrate!E continua però a fare... assistenza tecnica. Termine improprio, in quanto applicare i regolamenti comunitari in materia di Condizionalità, compilare registri, richiedere o fare analisi del terreno per fini burocratici NON E'Consulenza Tecnico-agronomica eppure..qualcuno si ostina ancora a chiamarla così!!

    Viceversa, l'Assistenza tecnica delle SOAT non costa niente, e si avvale della competenza di validi tecnici, e ne conosco parecchi..

    Ma il problema adesso è un altro: a cosa serve adesso tutto ciò?
    In qualità di responsabile di una SOAT, mi sentirei sicuramente demotivato ad organizzare corsi per la sicurezza, per addetto antincendio,o peggio, letture ad alta voce di Bandi Comunitari (come se agricoltori e tecnici fossero tutti analfabeti)intrisi di tecnicismo e di concetti astrusi che poco hanno a che vedere con un concetto tanto semplice quanto ignorato: la sopravvivenza.

    Se è vero, come sembra, che le aziende agricole sopravvivono solo grazie ai contributi comunitari, che si abbia l' onesta intellettuale di ammetterlo, e di indicare chiaramente quali potrebbero essere i rimedi, altrimenti tanto vale chiudere bottega.

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  6. consiglio al ctu di andare a sentire la lettura del bando, in modo tale che possa svolgere al meglio il suo lavoro di consulente, ad esempio nel caso di un incendio di Ha 5,0 di agrumeto o riduzione di un pignoramento immobiliare di una masseria, ecc.

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  7. dutturi vicu! auoggi minfummai supra sti crediti infomma attivi.
    u sapi ca l'unicu creidtu ca arriniscii a puttare a casa jè chiddu do me tele funinu?
    c'jaiu n'auto arricarica ca parru macari cu l'indo e cu la nesia.
    ma sti crediti infomma attivi chi spagu su?

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  8. Diciamocelo chiaramente
    La confusione regna sovrana, la mano destra non sa cosa fa la sinistra, quello che è valido per un ispettorato non vale per un altro. l'assessorato tace, col fascicolo aziendale, peggio che andare di notte; il Business Plan del PAI che si autogestisce obbligandoti ad inserire i suoi dati precaricati relativamente a salari e contributi previdenziali, in barba a quanto riportato su dichiarazioni di reddito, busta paga, sugli f-24 dei contributi pagati per gli operai.
    Inoltri delle domande in assessorato per chiedere chiarimenti e manco ti rispondono più e se lo fanno si seccano perchè tu non capisci delle banalità così ovvie.
    E intanto l'agricoltura che fa?

    Ce ne sarebbero di cose, ma non vorrei tediarvi più di tanto su cose che viviamo tutti i giorni.

    Concludo con uno sfogo personale: CONSIDERATO CHE A MIO AVVISO IL BUSINESS PLAN DA ALLEGARE AL PAI COSI' COM'E' PENSATO NON SERVE A NULLA PERCHE' CHI LO AVVOLUTO NON AMMETTE LA SCONFITTA E SI ADOPERA PER RICERCARE DELLE SOLUZIONI PIU' LINEARI (come per altro è stato più volte argomentato dal dr. Vigo?)
    Spero che leggano questo mio sfogo certo che sicuramente non cambierà nulla (fino alle prossime elezioni)
    Cordiali saluti al titolare ed ai lettori del Blog
    Daniele.

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  9. mi chiedo e vi chiedo: perchè non vi armate di RONCOLA e marciate alla volta di Palermo? Magari su un autobus di linea.Vi aiuterei volentieri gridando all'unisono con il Sindaco di Romas: VI SFASCIO.O..O...O "

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