E siamo in Europa? Dovremmo uscirci, e subito!
Dobbiamo sottostare a norme assurde, scritte da chi è lontano migliaia di chilometri dalla realtà, come la sciocchezza del sovescio negli agrumeti in un periodo in cui quasi quasi non si può entrare fra i filari nemmeno a piedi; ed invece si dovrebbe entrare con trattrici e aratri ...
Guardate la foto: un tubo in lamierino poggiato a terra, senza nessun ancoraggio, ma il più bello è il "baffo" storto ... legato ad un braccio di una pianta di arancio ... così una parte di acqua arriva proprio al colletto della pianta, provocando marciume, l'altra parte, invece, viene sparata sulle foglie ...
E mentre a Bruxelles si riuniscono ... qui affossiamo ...
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Commenti
Posta un commento