La foto che ho ripreso qualche giorno fa mostra come possano verificarsi danni in frutti di arance tarocco da clone nucellare, in maniera del tutto autonoma.
Le piante di origine nucellare, infatti, presentano una elevata quantità di spine che, come in questo caso, spesso vengono a contatto con il frutto che ingrossa; le spine si infilano dentro, ed il frutto va in marcescenza e "si perde".
Per fortuna questo danno è di modesta entità, ma è da mettere in conto. Una varietà che ha spine ancor più lunghe ed in maggior presenza di quelle raffigurate in foto (due frutti ci sono e due frutti sono "a rischio spine") è il Tacle, erroneamente chiamato "taclè" (e che è francese? No! Deriva da TArocco e CLEmentine, quindi senza accento sulla "e") anche da taluni operatori commerciali. Il Tacle produce tantissimo, ma ha una percentuale elevata di frutti danneggiati dalle spine.
Chissà se Mickey Mouse sa cos'è il Tacle ... o se lo chiama anche lui taclè ...
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
commercialmente viene apprezzato se piccolo di calibro...se lasciato sulla painta dopo la maturazione ingrossa eccessivamente,e non viene piu raccolto perche considerato scadente....come al solito si sperimentano cose che mettono l'agricoltore con le spalle a l muro,perche la sua commercializzazione dura si e no un mese e il frutto sulla pianta non si conserva a lungo...morale:se non si entra in quella finestra temporale si è perso un anno di lavoro...consiglio:non piantarne piu del 20% sul totale piante.
RispondiEliminaHai capito,Corrado ?
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