Queste piccole montagne di argilla “viva” si trovano nella strada che porta dalla strada statale n. 192 (Catania –Enna) alla zona di contrada “Cavalera” e di “Mandarano” fra Paternò e Centuripe.
E’ la “strada dei calanchi”, di cui molti sconoscono l’esistenza, ma sconoscono anche il nome “calanchi”.
Più volte ho sentito dire “calanchi” in forte accento paternese, come se fosse una parola tipica dialettale.
Niente affatto. Leggete da Wikipedia cosa sono i calanchi (cliccate qui).
Il posto è bellissimo, mi piace tantissimo, e quando sono in zona ci passo. Era da molto tempo che non ci passavo, e l’altro ieri ho fatto una serie di foto, che poi ho incollato creandone una unica (tipo “panorama”).
Se avete tempo, andate a visitare questi calanchi … rimarrete stupiti.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Caro Vigo, se hai desiderio di vedere calanchi vieni a Caltagirone. S. Di Gregorio
RispondiEliminaDR. VIGO HA NOTATO LA POTENZA DEI CALANCHI?
RispondiEliminaNEMMENO IL TELEFONINO HA SEGNALE.