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discordanza PSR - conto energia 2011

Senza titolo 1

Ricevo dal collega dott. agr. Salvatore Schifitto e pubblico.
Caro Corrado, chi ti scrive è un collega, che vuole mettere in risalto una discordanza di quello che ti illustro di seguito: con il decreto del 6 agosto 2010 il ministero dello sviluppo economico, ha emanato le nuove linee guida per il conto energia 2011, ed in particolare l’art. 5 (cumulabilità degli incentivi), lett e) contributi in conto capitale in misura non superiore del 30 % del costo di investimento per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative.
Ieri sul sito dell’assessorato è stato pubblicato una nota che allego qui di seguito :
E' approvata la seguente integrazione alle “Disposizioni attuative parte specifica Misura 121 del PSR Sicilia
2007/2013”, pubblicate sul S.O. alla GURS (p. I) n. 28 del 19 giugno 2009 (n. 24) e s.m.i..
 Capitolo 13 intensità dell'aiuto (pag. 28 della GURS) è integrato come segue:
Per gli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, qualora il beneficiario intenda richiedere l'accesso alle incentivazioni nazionali relative alla produzione di energia 96615863proveniente da fonti rinnovabili, dovrà essere assicurato il rispetto e la conformità della normativa vigente in materia, con particolare riferimento ai livelli contributivi concedibili per la realizzazione dei relativi impianti cumulabili con le predette incentivazioni/sovvenzioni nazionali. Detti livelli contributivi concedibili con il Programma sono pari al 20% per gli impianti fotovoltaici e al 40% per gli impianti di energia prodotta da biomassa. Fermo restando l'intero utilizzo a fini di autoconsumo dell'energia prodotta, nel caso di impianti fotovoltaici è consentita anche l'attivazione della modalità con scambio sul posto con compensazione dei consumi aziendali e senza vendita”.

La mia domanda è, ma se il nuovo conto energia da la possibilità di accedere fino al 30 % di contributo in conto capitale per impianti innovativi, perché il PSR Sicilia ed in particolare la mis 121. non deve seguire questo indirizzo?
Saluti
Dott Salvatore Schifitto – Agronomo
95792132Caro Salvatore,
La questione che hai posto è da girare agli Ordini Professionali, e con grande velocità.
In effetti ciò che hanno scritto nel Bando discende dal vecchio “conto energia”, ma come sai … all’Assessorato la Penna Veloce non è di casa, anche se così vorrebbero far credere.
Poi da quando c’è Fantomas la parola d’ordine è: rallentare, rallentare, rallentare, fermarsi … tornare indietro … ma fino a quando?
Io non ti nascondo, e si vede benissimo, che sono molto, ma molto scocciato, e per la prima volta qui su blog ti dico che mi candido alle prossime elezioni al Consiglio dell’Ordine di Catania, anche se nel 1998 allorquando mi dimisi … dissi che non avrei mai più fatto questa esperienza.
Mi sono rotto! Ci ho ripensato, e da ottobre ho maturato che bisogna per forza darsi una smossa contro un sistema perverso di immobilismo burocratico, di inefficienza amministrativa, di … e posso scrivere fiumi di parole.
Mi sono davvero scocciato!
Così stamattina faccio OUTING: mi candido alle prossime elezioni al Consiglio dell’Ordine di Catania!
Ciao

Commenti

  1. Mi permetto il tentetivo di dare un piccolo contributo e mi scuso per eventuali errori:
    il D.M. 6-8-2010 si riferisce, mi pare, ai soli impianti fotovoltaici e, a tal proposito, leggasi anche il paragrafo 3.5.1 della “ Guida alla richiesta degli incentivi per gli impianti fotovoltaici - Ed. n. 1 - Gennaio 2011” pubblicata sul sito del G.S.E.; il D.D.G. n. 2895 del 17-12-2010 pubblicato ieri, invece, si riferisce genericamente agli “ investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.
    Tali fonti rinnovabili riconducibili al bando misura 121 dovrebbero essere: eolica, solare, fotovoltaica, biomassa, impianti di cogenerazione. Il D.D.G. 2895 distingue le aliquote solo tra fotovoltaico e biomassa.
    Uso il condizionale perché traspaiono in modo evidente: da una parte una scarsità di chiarezza nei rimando alle fonti normative “altre” di riferimento e dall’altra una non meglio giustificata esigenza di “contenimento della spesa” che si sta diffondendo metastaticamente a tutte le misure del P.S.R..
    Si naviga a vista e, purtroppo, parrebbe che i risultati di tale nebulosità emergeranno solo dalla lettura dei decreti di finanziamento ove vengono specificate le aliquote contributive applicate ad ogni singolo capitolo di spesa del progetto.
    Una spiegazione potrebbe essere chiesta al supremo responsabile nell’incontro del 4 marzo p.v. che si terrà alle Ciminiere di Catania anche se non apparentemente “pertinente”.
    Cordialità.

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  2. Bravo Corrado... vai così...

    RispondiElimina

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