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In ricordo di Cesare

Oggi solo questo post sul mio amico Cesare Santuccio.
Era il 16 marzo 1981 quando un incidente, causato da due camionisti che si sorpassavano come matti per "giocarsi il viaggio" con i rimorchi carichi di tondini di ferro, tolse la vita al mio amico Cesare Santuccio. Non ebbe scampo; le due carreggiate della strada erano invase dai due camionisti "in gara".
Questo terribile incidente cambiò la mia vita.
Cesare, le cui foto sono appese al mio studio e che porto nel mio cuore da sempre, era figlio dell'avv. Clemente Santuccio e della signora Rossana Grasso, la mia seconda mamma; la signora Rossana ebbe una forza d'animo infinita per andare avanti nonostante il destino gli avesse portato via i suoi due figli: di due che ne aveva, tutti e due!
Ecco che oggi mi fermo per ricordare che trent'anni fa (30 anni fa!?!? una vita ...) due camionisti hanno "ammazzato per gioco" il mio amico Cesare Santuccio, uno di quegli amici veri, uno di quelli che si contano sulle dita della mano!
Non si può morire a soli 20 anni per colpa di due folli che "giocano" per la strada. Cesare quella mattina stava andando in Caserma, era sotto-tenente AUC Paracadutista a Livorno, per prendere servizio e dare la sveglia alla sua Compagnia ... ma non arrivò mai!
Caro Cesare oggi accendo, come faccio spesso quando entro in Chiesa, una candela lunga trent'anni!
Una candela per te che non mi hai accompagnato in questi lunghi trent'anni, che non hai conosciuto mia moglie e mia figlia, che non hai potuto goderti tua mamma Rossana, che non hai potuto goderti mio papà ...
Ciao. La cancela è sempre accesa.

Commenti

  1. Carissimo Dott.Vigo, ho letto tutto il post e mi sono commosso, questa sera nella preghiera che faccio regolarmente ricorderò il suo amico, si consoli, le assicuro che lui da 30 anni sta benone, nella casa di Dio e lontano da questo mondo ingiusto. cordialmente.

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  2. "... quando si è giovani è strano poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano".
    F. Guccini

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