Le previsioni della produzione olivicola, stando all'abbondante fioritura in corso, sono incoraggianti. Se non interverranno sfavorevoli condizioni meteo la produzione sarà di quelle da ricordare, in un settore, quello olivicolo, dove la concorrenza è spietata, ma spesso si tratta di concorrenza proveniente da paesi extra-europei con costi di manodopera ridotti, o peggio di concorrenza fatta da chi imbroglia e produce olii che nulla hanno a che vedere con i nostri. Le speranze degli agricoltori, però, sono sempre vive, e la fioritura di quest'anno sembra ... dare un sospiro di sollievo.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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