Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Il blog di Corrado Vigo - agronomo
ci sarebbe da chiedersi perchè nessun produttore siciliano sia andato alla metro ad offrire arance a 70 centesimi al chilo, il produttore ci avrebbe guadagnato tanto, la metro pure ed il consumatore avrebbe speso meno (considerando un margine più che onorevole di 30 centesimi per la metro)
RispondiEliminaCiao, quello che manca è un punto di coordinazione fisso tra produttore e consumatore, io sono uno dei "giovani" che sta partecipando al bando 112 (primo insediamento) ho 30 anni ma sono sfiduciato nell'evolversi della situazione.
RispondiEliminaMi sto impegnando ugualmente ha perseguire il mio pensiero di "VENDITA DIRETTA" "PRODUTTORE CONSUMATORE"
Ciao a tutti
Ciao Antonio, io sono già attivo in questo senso, se ti interessa scambiare qualche parere chiedi la mia mail o il mio tel. al dott. Vigo
RispondiEliminaIn bocca al lupo