Un tempo nei mercatini rionali si trovava frutta e verdura a buona prezzo. Oggi, invece, il prezzo che riscontro è uguale a quello che si trova nei negozi di frutta e verdura o nei vari supermercati.
Ma c'è una cosa che vorrei sottolineare sui mercatini rionali: essi andrebbero fatti in apposite zone dove è anche comodo l'accesso con le auto, in considerazione del fatto che le persone devono portare via la spesa che molte volte è anche abbastanza consistente.
E proprio per questo motivo i mercatini rionali non possono essere fatti nelle zone del centro torico, poichè per mezza giornata avviene un intasamento di tutta la città, soprattutto se ciò avviene in piccoli paesi.
A Trecastagni, per esempio, ogni settimana il giovedì mattina è un incubo: non si può circolare; non si può tornare a casa per gli ingorghi derivanti proprio dal mercatino rionale. E dire che il Comune possiede una zona poco fuori dal centro storico attrezzata anche per il parcheggio. Invece no. Si insiste a creare disagio per 52 giorni all'anno, ovvero un giorno a settimana.
A Trecastagni, per esempio, ogni settimana il giovedì mattina è un incubo: non si può circolare; non si può tornare a casa per gli ingorghi derivanti proprio dal mercatino rionale. E dire che il Comune possiede una zona poco fuori dal centro storico attrezzata anche per il parcheggio. Invece no. Si insiste a creare disagio per 52 giorni all'anno, ovvero un giorno a settimana.
A Scordia, per esempio, esiste una zona apposita, nella zona della circonvallazione; a Francofonte è lo stesso, nella zona dello stadio, ad Aci Sant'Antonio avviene nella loro circonvallazione; a Lentini hanno scelto "una via di mezzo", creando disagi in una zona periferica del paese.
Insomma la zona destinata ai mercatini rionali dovrebbe essere fuori dai centri abitati, ma spesso alcune amministrazioni "non ci sentono".
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