Catania è la “capitale” dei Centri Commerciali! Ce ne sono tanti, troppi: Le Zagare, I Portali l’uno attaccato all’altro; Porte di Catania sull’Asse dei Servizi, a due passi dal vecchio Auchan (ancora aperto) di S.G.La Rena, Centro Sicilia sulla Tangenziale (ex Tenutella) a due passi dal Polo Commerciale ed Auchan di Misterbianco, Etnapolis, Katanè anch’esso sulla Tangenziale, Le Ginestre a Tremestieri, Etnapolis nella strada per Paternò e Il Ciclope ad Acireale.
Ma non sono un pò troppi?
Passi pure Etnapolis e Il Ciclope che sono molto distanti ed abbracciano utenze di città diverse, ma gli altri? Tutti ubicati a una decina di minuti uno dall’altro?
E vogliamo parlare dei negozi? Tutti gli stessi. Replicati all’infinito.
Troppe licenze e nessuna, ripeto nessuna, nella quale venga imposto che (almeno) nei supermercati dello stesso centro commerciale vengano venduti prodotti ortofrutticoli e/o manufatturieri e/o alimentari o diversi (come acqua, pasta, farina, detersivi, ecc.) prodotti in Sicilia almeno per il 50%. In nessuna licenza c’è una clausola del genere!
Apritene quanti volete, ma … salvaguardate la nostra economia!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
quanti sono gli etnapolis?
RispondiEliminanon parliamo poi dei contratti di lavoro,conosco persone che riescono a pagarsi solo la benzina.
RispondiEliminaNon solo sono tanti, ma contribuiscono fortemente a far morire i centri delle città'. Non si fa niente per il centro storico di Catania!
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