Ecco uno dei tanti pali dell’ENEL, pali in cemento armato in piena campagna; non importa dove. Così ce ne sono centinaia.
L’ENEL, ricordo a tutti, quando ci fa installare (a nostre spese quindi) il contatore per la fornitura di energia elettrica, ci chiede di tutto e di più, e non solo riguardo se la fornitura irrigua è “a posto”, ma anche se gli impianti elettrici da utilizzare sono a norma.
Eppure … i loro pali … non sembra siano proprio a norma!!!
Ieri pomeriggio, fra l’altro, un agricoltore di contrada Polmone, a Ramacca, mi ha detto che per la terza volta è nuovamente senza energia elettrica a causa dell’ennesimo furto. Ormai ha rinunciato all’impianto di rilancio elettrico ed è passato definitivamente alla motopompa … “come faceva mio nonno” mi ha detto.
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
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