Ricevo dall’ing. Francesco Mascali e pubblico.
"Ma si può scrivere che i costi agricoli sono in calo quando l'unica cosa che cala è il valore dei prodotti dell'agricoltura? (Bestiame e mangimi)
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Italia, sempre in calo costi agricoli, a ottobre -2,7% su anno
Reuters - 29/11/2011 12:40:43
ROMA, 29 novembre (Reuters) - I costi di produzione in agricoltura continuano a calare a ottobre, segnando un -0,2% rispetto al mese precedente e -2,7% su base annua. Lo riferisce oggi l'Ismea.
Rispetto a settembre scorso, quando il calo tendenziale era del 3,6%, c'è stata comunque una decelerazione, segnala in una nota l'Istituto per i servizi per il mercato agricolo e alimentare.
A calare in modo particolare a ottobre da settembre sono stati i prezzi degli animali da allevamento (-6,2%) e dei mangimi (-1,3%), mentre sono aumentati quelli dei carburanti (+1,2%).
Rispetto all'ottobre 2010, sono aumentati del 7,6% i costi dei fertilizzanti, del 5,7% dei prodotti energetici, dell'1,3% delle sementi. I salari sono cresciuti dell'1,2%.
(Massimiliano Di Giorgio) "
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
I costi agricoli stanno lievitando paurosamente ahinoi! In special modo tutti quelli derivati del petrolio.
RispondiEliminal'agenzia è pure sconclusionata (o quantomeno superficiale) ,
i prezzi degli animali da allevamento, che rappresentano il costo maggiormente diminuito secondo loro(praticamente l'unico), dovrebbero incidere più nei ricavi di una azienda zootecnica che nei costi.
sembra la classica notizia (montata ad arte) che prepara il terreno per una stangata fiscale al settore agricolo.
Scrivete all'autore dell'articolo ed in copia ai principali quotidiani e se volete anche all'agenzia, mi pare il minimo che possiate fare. Si potrebbe anche scrivere una mail comune con nome cognome città di residenza ed e-mail di tutti coloro che volessero appoggiare la lettera di protesta
RispondiEliminaSecondo me si fanno le canne !!!
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