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La confusione 3°

Ogni tanto qualche “post” riesce ad animare i lettori del blog, che sono davvero tanti. Mi fa piacere, anche se … mi piacerebbe che ciò avvenisse più spesso!
Pubblico oggi la risposta al sig. Francesco Costanzo pervenutami dal Presidente del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP dott. agr. Alessandro  Scuderi.
rivista-03Nella qualità di Presidente del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp, nella qualità di docente di Marketing, e nella qualità di produttore di arance rosse di Sicilia igp in relazione alla risposta del Signor Costanzo, alla CCIAA nella qualità di rappresentante della CIA di Catania ed in rappresentanza dei produttori, volevo chiarire che, senza alcun fine polemico e solo per dare evidenza e fare chiarezza si afferma che:
All'iniziativa meritevole della CCIAA di Catania ideata nel 2010, il Consorzio di tutela nello spirito della massima sinergia con le istituzioni e col territorio ha inviato una nota nella quale mostrava la disponibilità a collaborare al fine di valorizzare l'arancia rossa di Sicilia, alla quale é stato risposto, con nota scritta,  che l'ente vuole valorizzare le produzioni della provincia escludendo le produzioni igp. Recependo la poca disponibilità si é capito che esisteva una politica localistica al quale sicuramente il Consorzio non appartiene, pur con qualche rammarico,perché il brand che esige ed il consumatore ed il turista é Sicilia (e non Catania, Francofonte, Paterno, Lentini, ecc. per non citare tutti i comuni), lasciando aperta sempre una porta per collaborazioni future nello spirito della sinergia oggi fondamentale per crescere.
Quanto al significato dell'Igp arancia rossa di Sicilia si precisa quanto segue:
E' gravissimo che si  attaccano le igp  in quanto esse rappresentano uno strumento a disposizione di tutti e principalmente dei produttori, quale strumento voluto e sostenuto in tutta l'Europa.
Il presidente ed il consiglio non prendono alcun compenso economico per il lavoro svolto per atto di responsabilità e spirito di servizio.
L'arancia rossa di Sicilia Igp ha certificato nel 2011/12 oltre 5.000 ettari  pari a quasi il 20% delle superfici ad arancia rossa, dati ministero e organismo di controllo, in relazione al posizionamento quale produzione di qualità.
L'arancia rossa di Sicilia igp da un sondaggio pubblicato su mark up , sole 24 ore, risulta fra i tre prodotti ortofrutticoli di qualità conosciuti maggiormente dai consumatori, insieme alla Mela della Val di Non e alla Pesca dell'Emilia  Romagna ( basta leggere)
L'arancia rossa di Sicilia igp é fra i pochi prodotti che nell' ultima annata, dati ministero, fa registrare evoluzioni progressive delle quantità certificate.
L'arancia rossa di Sicilia grazie all'intervento di promozione sta cercando di riconquistare quote di mercato a livello estero, se pur con mille difficoltà , oggi si può  affermare che viene venduta in molte nazioni.
Il Consorzio ha quale mandato la valorizzazione del prodotto , del territorio e sia igp  e che non igp, con l'obiettivo di creare sviluppo al pari di quanto fatto da altre produzioni.
A livello nazionale l'igp si é posizionato come prodotto di qualità con un prezzo medio-alto, al fine di innescare il meccanismo voluto di creare valore aggiunto per poi farlo ricadere principalmente al produttore.
Quanto sopra espresso da parte di chi ha cercato in questa terra difficile di portare avanti un progetto condiviso, in quanto tutte le precedenti esperienze sono sempre naufragate per volere di un popolo che dinanzi ad un progetto aggregativo condiviso ha avuto sempre quale obiettivo la distruzione e prediligendo l' interesse del singolo.
A tal fine invito il signor Costanzo a riflettere su quanto delineato a livello europeo, a leggersi un testo di marketing (al fine di capire il significato di marketing territoriale)  oltre a un buon testo di codice deontologico in quanto il sottoscritto nella qualità pur non approvando l'azione arance rosse di Catania ha rispettato il volere dell'istituzione, al contrario di qualcuno, che senza sapere ha fatto delle affermazioni infondate. Sul significato dei Consorzi di tutela oltre a invitare a leggere il Reg. 510/2006 si propone di parlare con collega ed amico Presidente del Consorzio di tutela Limone di Siracusa, nonché vice presidente della CIA, al fine di avere chiaro il significato di Consorzio di tutela.
Inoltre molti agricoltori hanno cercato di capire quando partira tale azione, dato che ancor oggi non si ha notizia, inoltre ieri alcuni presenti in sala mi hanno chiamato increduli e mi chiedevano ma quante arance vengono veicolate (ma i bar se si comprano le arance spagnole o di altra provenienza che ne capiscono che tipo di prodotto é, loro spremono non sono tecnici) ed infine  che vantaggio diretto ha il produttore se il turista o consumatore in generale sul mercato non troverà mai le arance di Catania in quanto non esistono  tal quali.
Nello spirito della massima sinergia
Rimanendo sempre a disposizione
Per collaborazioni future
Il Presidente
Consorzio di tutela
Arancia Rossa di Sicilia IGP
Alessandro  Scuderi Matarazzo
Www.tutelaaranciarossa.it

Commenti

  1. basterebbe concentrare lo sforzo di tutti verso un unico obiettivo e fare di questa terra un eldorado. Alcuni, troppi remano contro.

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  2. Concordo con tutto quanto afferma il Dott. Scuderi Materazzo. E concordo anche con il Sig. Pino lo castro. E’ vero il comparto agrumicolo non può più permettersi incompetenze! e aggiungo: improvvisazioni, arroganze, speculazioni, ignoranze, individualismi, spertezze, invadenze e presunzioni.
    Necessita di un sistema unico, corresponsabile, organizzato e gestito autonomamente. Produttori, pensiamoci e muoviamoci.

    Vera Profeta

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  3. Dott. Scuderi come si fa a diventare IGP ? Tutti IGP dobbiamo essere. Sulle nostre arance rosse e bionde, sui nostri limoni, sui nostri mandarini SICILIA ci deve essere scritto, quand’ero al Belgio, quale Catania, quale Lentini eccetra eccetra, cercavano le arance siciliane, e come le volevano. Io sono tornato perché ho un pezzo di giardino meraviglioso che mi ha lasciato mio nonno, voglio lavorare qua nella mia terra generosa, sono giovane e voglio un futuro sereno. Incontriamoci, ragioniamoci insieme, accordiamoci, leviamo di mezzo un po’ di gente inutile che fa confusione, decidiamo insieme il da farsi e facciamolo. La Sicilia, fuori dalla Sicilia è un Mito. Lo dobbiamo tutelare questo mito, senza fare confusione. Collaboriamo tutti , la SICILIA è bellissima, ma non basta. Che ci vuole?

    Nunzio Novello

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    Risposte
    1. Salve,
      per quanto riguarda le iscrizioni all'IGP Arancia Rossa di Sicilia, può tel. dal Lunedì al Venerdì al n. 0957232990. Grazie.
      http://www.tutelaaranciarossa.it

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  4. Confusione è la parola giusta. CAOS
    PRODUTTORI di agrumi di tutte le province, il comparto agrumicolo siciliano ha raggiunto il massimo grado di caos!
    Vogliamo continuare a lamentarci, a disperarci , a farci i fatti nostri e lasciare che altri decidano per noi?
    O vogliamo finalmente uscire dai nostri giardini ben o mal tenuti, e attivarci con UN’UNICA strategia concordata?
    Che ci vuole ? chiede il giovane agricoltore Novello sperando e credendo in un futuro migliore.
    Innanzitutto ci vuole un ambito aggregativo in cui confluire, un LUOGO
    Che LUOGO ?
    Un luogo di consapevolezza, dove si acquisiscono conoscenze e informazioni, dove realmente si definiscono i ruoli, si esaminano i problemi, si misurano gli errori, si sperimentano le novità, si allargano gli orizzonti, si mettono in luce le visioni possibili di futuro.
    Un luogo di relazione, dove reperire collaborazioni fruttuose, scambi opportuni e accessi favorevoli.
    Un luogo di confronto dove circolano le idee che si trasformeranno in progetti di successo, dove si apprende che ci possono essere anche modalità nuove e diverse di fare impresa e dove hanno voce tutti i componenti della filiera, a partire dai produttori.
    Un luogo di regole, concordate insieme, da rispettare e far rispettare,.
    Un luogo di apertura a tutte le proposte presentate da chiunque desideri agire efficacemente all’interno di un sistema organico e funzionale.
    Un luogo di integrazione delle volontà-obiettivi-azioni tra decisori pubblici e privati.
    Un luogo di corresponsabilità dove le varie specificità, senza rinunciare alla loro fisionomia personale e in un clima di sana e leale concorrenza, elaborano insieme quelle sintesi programmatiche e operative che consentiranno agli agrumi, e anche ai territori agrumetati, della Sicilia, di posizionarsi nei mercati con un’ autentica, sostanziale, garantita immagine di qualità.
    Un luogo di coordinamento strategico di tutte le iniziative finalizzate allo sviluppo, sia del comparto agrumicolo siciliano che dei territori di riferimento, attraverso l’individuazione dei canali di finanziamento più appropriati e delle migliori professionalità e competenze.
    Ma principalmente un luogo dove con l’apporto di tutti si da forma ad un interlocutore unico, credibile, facilmente individuabile per ogni rapporto esterno al comparto.
    Ecco che ci vuole? Per trasformare il CAOS in energia creativa e salvare il comparto. Lo dobbiamo volere tutti però.

    Salvatore Trovato

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  5. SPREMUTA DI ARANCE ROSSE AL COSTO AL COSTO DI UN CAPPUCCINO
    (da freshplaza)
    Dopo le feste dedicate a Sant’Agata, una quarantina di bar di Catania offriranno la spremuta fresca di arance a 1,20 euro, il costo di un normale cappuccino. Il numero degli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa è destinato a raddoppiare entro qualche mese e i bar saranno riconoscibili dai consumatori anche da un’apposita vetrofania che riproporrà gli elementi grafici della campagna ‘Arance di Catania. Rosse Di Natura’. Il progetto è della Camera di Commercio di Catania, che ha puntato alla valorizzazione del sistema produttivo delle arance rosse, simbolo del territorio etneo e della regione. «Stiamo chiedendo ai siciliani di consumare un loro grande prodotto che fino ad oggi è stato decisamente ‘trascurato in casa’ – spiega il presidente dell’Ente, Pietro Agen- è più facile trovare una spremuta d’arancia su un tavolo di colazione in Inghilterra o nel Nord Italia, che nei nostri ristoranti e bar. Nel nostro territorio una sola azienda propone l’arancia come colazione del mattino, e visto che anche dal punto di vista medico Š consigliato consumare questo frutto, non Š facile comprendere come mai proprio il territorio che produce il meglio, faccia fatica a proporlo»
    Si Ribadisce che non si critica l'iniziativa che è meritevole, ma l'aver sottovalutato l'importanza del Marchio IGP in quanto esso rappresenta uno strumento a disposizione di tutti i produttori ed identifica in europa e nel mondo il brand "SICILIA"

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  6. durante le feste no !
    e perchè ?

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  7. A tutti gli interessati all'Igp Arancia Rossa di Sicilia
    vi invito a visitare il sito
    www.tutelaaranciarossa.it
    o scrivere una mail a
    aranciarossadisicilia@virgilio.it
    al fine di rendere disponibile tutte le informazioni e la le collaborazioni attivabili, precisando che il Consorzio cerca di tutelare e valorizza e non può per statuto agire sul mercato. sempre a disposizione
    Alessandro Scuderi

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  8. uuuh che botta Costanzo!

    Se Costanzo non replica possiamo considerarlo al tappeto per KO

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  9. Io non conosco il Vice Presidente della CCIAA di CT come non conosco alcuno dei commentatori a questo post ma, mi sembra di capire, che il parere dei più è che il Vice Presidente avrebbe fatto meglio a non rispondere, a non esporre le proprie ragioni, dovrebbe dimettersi e il progetto adrebbe annullato per rischio di confusione. Non capisco (ma evidentemente è un mio limite) quale confusione si crea nell'entrare in un pubblico esercizio e trovarvi delle arance finalmente "arance" anziché quelle pallide imitazioni venute da chissà dove e che fanno oramai da soprammobile. Una confusione di immagine? Con un chilo di arance che al produttore vengono pagate meno del prezzo di una (UNA) sigaretta?

    La bellissima frase del Sig. Nunzio Novello "LA SICILIA, FUORI DALLA SICILIA E' UN MITO" andrebbe scolpita su pietra lavica in tutti gli aeroporti, i porti, le stazioni ferroviarie, le autostrade e i caselli autostradali, l'ingresso d'ogni città e paese della ns. Terra - a nostra imperitura memoria - ma, soprattutto, in certi palazzacci dove si "è" ma non si "cogita".

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  10. Il dott.Costanzo quando dice che trovare le arance col bollino è difficile manco a torto nel dirlo...i bar e i ristoranti per evidenti ragioni logistiche trovano piu agevole rivolgersi al fruttivendolo per avere a disposizione le arance rosse...
    Far vendere solo arance IGP signifigherebbe legare le mani a questi rivenditori e far lievitare i costi,perche o ci dovrebbe essere un fattorino che apposta si fa il giro di questi punti vendita oppure ogni rivenditore una volta a settimana deve andare aprendere in qualche magazzino ste benedette arance,dopo un pò certamente si stuferebbe.
    Per come è stata pensata va bene,almeno al mercato di catania si vende pure il minuto,che di solito non viene assorbito.

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  11. Ormai siamo alla frutta è il caso proprio di dirlo. L'agrumicoltura del nostro territorio è lo specchio della totale disgregazione del comparto. L'incompetenza impera! I commenti e l'incazzatura di Alessandro che condivido in pieno, devono fare riflettere tutti e giungere ad una sola conclusione.
    ORGANIZZAZIONE!

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  12. Ma di cosa stiamo parlando ? mi sembra che l'operato della Camera di commercio dimostri la discutibile efficienza della sua classe dirigenziale, azioni per rafforzare la loro immagine e niente altro, a catania mentre il commercio dei piccoli negozi del centro agonizza schiacciato dalle scatole cinesi dei centri commerciali create per gli interessi di pochi, si pensa alle spremute ?
    I catanesi le spremute le fanno in casa.
    E poi, un frutto nobile come il tarocco và mangiato a spicchi per assimilare tutte le sue qualità salutistiche.
    L'idea di creare sinergie tra IGP e camera di commercio sarebbe stata vincente ma mi sembra chiaro dalle affermazioni del presidente Scuderi che da parte della camera di commercio vi è stato un disinteresse in tal senso, infine tutto assume una colorazione grottesca con l'attacco gratuito all'igp da parte del Dottor Costanzo.
    Aggiungo dopo aver effettuato alcune ricerche in internet ed aver visitato il sito del consorzio che ho travoto utili le iniziative e lo stile del consorzio.
    Il comparto Agrumicolo mi sembra molto frastagliato e la filiera produttiva delle arance non riesce a dare organicita ad iniziative alla comunicazione ed alla promozione del prodotto.
    Per concludere credo sia utile non sottovalutare come fà il dottor Costanzo l'identificazioni di origine protetta, tutelata dalla comunità Europea, Le IGP DOC e DOP sono una occasione per i produttori Siciliani, che và oltre i vari e rispettivi marchetti IGP, DOP,DOC, poichè i consorzi cercano a buon titolo di innescare processi di posizionamento identita e conoscenza necessari per i consumatori utili a tutti in Italia e specialmente all'estero (naturale mercato di sbocco) per il posizionamento e la prenetrazione di prodotti genuini della nostra terra.
    Saluti un consumatore Attento

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  13. Mi occupo di turismo ma provengo da una famiglia di agrumicoltori. E non vado fuori tema rispetto all'argomento confusione 3.
    Ma se ne è accorta la camera di commercio di Catania che i modi di fare turismo sono cambiati ? e che questi mutamenti hanno innescato la possibilità di concepire una nuova modalità di fruizione turistica del territorio con modelli quali aziende agrituristiche, percorsi enogastronomici, luoghi di turismo culturale?
    Il turista oggi, giovane e meno giovane, cerca esperienze da vivere in prima persona: turismo come occasione di conoscenza, di approfondimento, di incontro. E allora in Sicilia tutti gli esercizi dovrebbero essere obbligati a proporre la spremuta d’arancia fresca in una dimensione emozionale immediata, che diventa occasione di conoscenza, di approfondimento, di incontro, un’occasione unica per far conoscere la vera qualità di un prodotto siciliano tanto desiderato e non trovato.
    Gratis dovrebbe essere per tutti i turisti. e tutti gli esercenti ben istruiti.
    La camera di commercio ha mai cercato di innestare un meccanismo virtuoso di consumo consapevole, rivolto a un target diverso, certo più di nicchia ma anche attento agli aspetti di autenticità, qualità, interscambio culturale, sensibilizzazione e anche di educazione e accrescimento personale delle aziende addette ? Non basta stampare volantini e dèpliant per comunicare.
    Invito il Signor Costanzo nella qualità di Vicepresidente ad aggiornarsi sul fatto che la domanda turistica è oggi complessa e attenta a elementi materiali e immateriali, di servizio e simbolici quali:

    -l’orientamento alla “qualità alimentare” e quindi a prodotti contrassegnati DOP e IGP
    -l’attenzione al territorio circostante, preferito se paesaggisticamente attrattivo e carico di potenziali emozioni (come un albero d’arancio carico di zagara, o di frutti in pieno inverno, con il cielo azzurro e lo sfondo dell’Etna innevata!)
    -la ricerca del legame tra prodotti e la storia, la tradizione e la cultura del luogo, o meglio dei prodotti in cui quel legame si esprime al meglio
    -la ricerca di occasioni di conoscenza del territorio nei suoi aspetti sociali e culturali
    -la volontà del turista di conoscere e fare, il più possibile in prima persona, incontrando i produttori, entrando nelle aziende, scoprendo i luoghi frequentati dalla gente del posto, cercando di instaurare relazioni in qualche modo spontanee e autentiche con le persone incontrate.
    L’ignoranza di questi aspetti non è più ammissibile per una camera di commercio che deve garantire servizi e COMPETENZE specialmente quando promuove progetti di sviluppo.
    Nella Speranza

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  14. Sono stato diverse volte in Israele ed in qualsiasi negozio commerciale che visitavo,mi
    veniva offerta " agratis ",nei dispenser, una spremuta di pompelmo.

    Addirittura,una legenda metropolitana israeliana,asseriva ... che le lunghe bevute di pompelmo,facevano aumentare le tet... alle ragazzine !

    Quando rientravo in Italia - per un riflesso condizionato - cercavo - nei bar della mia Catania,il succo di pompelmo.

    Questo è turismo !

    RispondiElimina
  15. non vuole essere polemica sterile ... ma occorre un sforzo di umiltà da parte di tutti ... specie da parte di chi "nella qualità" saprà di marketing ma ha evidenti difficoltà con l'italiano scritto ...
    Giuseppe

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  16. ...........Questa e' polemica............. sterile,povera e inutile.

    RispondiElimina
  17. Paolo Giovanni Alberto3 febbraio 2012 alle ore 00:34

    ma certamente il signor costanzo conoscerà l'evoluzione del turismo, alla camera di commercio opera l'ecccellentissimo signor franz cannizzo che con il suo operato ha brillantemente valorizzato il comparto extralberghiero, i risultati sono sotto gli occhi di tutti ...
    sulla polemica dell'arancia rossa, da non agrumicultore,non mi va di esprimermi anche se il sospetto che ci siano interessi commerciali da parte di qualcuno è forte.
    P.S. Salvatore Trovato, coraggio e segui il tuo desiderio cercando di trovare la tua strada lontano dalle attuali logiche di mercato. Auguri

    RispondiElimina
  18. IIN ANTEPRIMA A BERLINO L'E-PUB DELL'ARANCIA ROSSSA DI SICILIA
    venite a scoprirlo!

    LʼArancia Rossa di Sicilia IGP approda in Germania. Dallʼ8 al 10 febbraio 2012, il frutto della salute parteciperà a Fruit Logistica, la fiera mondiale dei prodotti ortofrutticoli, che si terrà presso Messe Berlin.

    Oltre alle sue immutate qualità nutritive, lʼarancia porterà con sé anche tante novità: come le innovazioni nel processo di produzione del prodotto finale o come lʼingresso nel mondo della tecnologia touch. Infatti, durante
    la fiera, verrà presentato in anteprima lʼe-pub dellʼArancia
    Rossa di Sicilia, e questo è solo un assaggio della
    prossima bontà tecnologica di questo meraviglioso frutto!

    Siete tutti invitati a scoprire il mondo dell'Arancia Rossa di Sicilia. Venite a trovarci in Hall 4.2 / Stand C-17 e capirete di cosa si tratta.

    Contatti:
    Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dell'Arancia Rossa di Sicilia IGP
    Via S.G. La Rena 30/b
    95121 Catania
    Tel./fax: (+39) 095 723299
    Email: info@aranciarossadisiciliaigp.it
    Web: www.aranciarossadisiciliaigp.it

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