Sperando che i toni della discussione si plachino un pò, scrivo cosa mi ha raccontato un collega l'altro ieri.
Era in automobile con uno della Grande Distribuzione. Mentre erano per strada questo signore si accorge di molti agrumeti abbandonati, non potati, presi a fuoco, ecc. e chiede "ma come mai qui coltivate così senza attenzione, senza potatura; per questo la qualità è scadente!"
Il mio collega ha preso (e racconto la cosa perchè mi è piaciuta per come l'ha fatta) due monete, una di 5 centesimi di euro e l'altra di 10 centesimi di euro e gli ha detto "vede? questo è il range di prezzo che arriva agli agricoltori con le vostre politiche di acquisto. Pensa che gli agrumicoltori con questi prezzi riescono ad andare avanti e possono coltivare come dovrebbero? Ma fino a quando potrà durare questa storia?"
La conversazione, poi, è proseguita, ma fermo qui il post per dare spunto di discussione in una difficilissima campagna agrumaria.
Era in automobile con uno della Grande Distribuzione. Mentre erano per strada questo signore si accorge di molti agrumeti abbandonati, non potati, presi a fuoco, ecc. e chiede "ma come mai qui coltivate così senza attenzione, senza potatura; per questo la qualità è scadente!"
Il mio collega ha preso (e racconto la cosa perchè mi è piaciuta per come l'ha fatta) due monete, una di 5 centesimi di euro e l'altra di 10 centesimi di euro e gli ha detto "vede? questo è il range di prezzo che arriva agli agricoltori con le vostre politiche di acquisto. Pensa che gli agrumicoltori con questi prezzi riescono ad andare avanti e possono coltivare come dovrebbero? Ma fino a quando potrà durare questa storia?"
La conversazione, poi, è proseguita, ma fermo qui il post per dare spunto di discussione in una difficilissima campagna agrumaria.
Nel frattempo, già che ci sono, mi chiedo: ma come mai l'Assessore all'Agricoltura dott. Elio D'antrassi e la dott.ssa Sara Barresi, Dirigente Generale, non hanno ancora fatto nulla per le arance di piccola pezzatura, pezzatura scaturita da un andamento climatico assai strano?
Eppure loro erano stati avvertiti da tempo! Niente! Non c'è uno spot in TV su questo fatto. La Melinda, invece, alla prima grandine ... ha messo su uno spot con le mele grandinate e quelle non grandinate, evidenziando che non c'era alcuna differenza!
E non poteva essere fatta una cosa similare?
Niente ... il silenzio ...
Se ce la faccio in questo fine settimana ... lunedì faccio partire un sito internet per la promozione delle arance piccole, dove spiegare che le arance piccole sono buone ugualmente, anzi più buone di quelle di pezzatura elevata ...
Eppure loro erano stati avvertiti da tempo! Niente! Non c'è uno spot in TV su questo fatto. La Melinda, invece, alla prima grandine ... ha messo su uno spot con le mele grandinate e quelle non grandinate, evidenziando che non c'era alcuna differenza!
E non poteva essere fatta una cosa similare?
Niente ... il silenzio ...
Se ce la faccio in questo fine settimana ... lunedì faccio partire un sito internet per la promozione delle arance piccole, dove spiegare che le arance piccole sono buone ugualmente, anzi più buone di quelle di pezzatura elevata ...
Così faccio ciò che andrebbe fatto dalle Istituzioni! E Lombardo a Monti che cosa va a chiedere??? Nemmeno questo?
Caro Corrado, i siciliani siamo strani ed è difficile fare confronti con realtà diverse quali quelle della Val di Non, dove si mira a fare impresa e non a pensare al solito aiuto pubblico.
RispondiEliminaSembra in apparenza che per le arance piccole nulla accada mentre credo che i soliti furbi stiano approfittando per organizzare un mega "business" alle spalle degli agricoltori: il ritiro del prodotto ossia ingenti risorse pubbliche non per coinvolgere il consumatore ad acquistare anche tali pezzature come proponi tu ma risarcimenti gestiti e mediati dai soliti noti che hanno ridotto in questo stato la nostra agrumicoltura da 30 anni. Scusa il confronto violento ma le nostre disgrazie ossia la pezzatura piccola giovano ad alcuni per legittimare interventi folli: mi ricorda molto le telefonate di "sciacalli" a seguito del terremoto in abbruzzo.
Il sistema è marcio alla radice, inutile potare qualche ramo bisogna cambiare tutto, anche il sistema della rappresentanza
Scusate, potete riprendere il discorso dalla mancata potatura che porta ad avere frutti piccoli... forse cambia un pochettino il punto di vista della questione...
RispondiEliminaPiove governo ladro....mi sembra che in questo blog si parli solo di colpa della grande distribuzione, se il prezzo delle arance e irrisorio. Apprezzo il "lavoro" che si fa in questo blog, questa volta però non sono d'accordo quanto si dice che il prezzo delle arance e basso e la colpa è della GDO. Secondo voi se la GDO pagasse ai commerianti 3€ al kg , loro "sarebbero in grado di dare di più al momento dell'acquisto delle arance in campagna!!!???!". Dai ragazzi non diciamo sciocchezze. In Sicilia le leggi di mercato non valgono, non vi è la regola di Domanda Offerta, e soprattutto non conosciamo il termine Collaborare cone invece fanno nella Val di Non!!!!!
RispondiEliminaSe andate su you tube
RispondiEliminae cerchi occhio alla spesa arancia rossa di sicilia
vedi l'intervento che è stato fatto il 12/01/2012 che in conclusione mira proprio a valorizzare il prodotto piccolo
qui i commercianti hanno solo il nome....sono quei tipi che tra una partita buona a 20 centesimi,e una grandinata a 8 centesimi,si precipitano su quella a 8 centesimi.
RispondiEliminaQuesto post se lo poteva risparmiare!
RispondiEliminaCosa vuole la Barresi in tv che pubblicizza "le piccole arance"?
Sarebbe una idea divertente.
RispondiEliminaUna famiglia da "mulino bianco" con il Lombardo a fare da nonno e la Dott.Barresi e l'assessore D'Antrassi che fanno colazione con spremuta d'arancia, o cenano con prodotti siciliani.
Dai facciamolo....
Nino
Ho pronto anche lo slogan
RispondiEliminaprarafrasando un vecchio detto
" il succo buono sta nelle arance piccole"
Nino
Caro Dott.Vigo,
RispondiEliminaentro nell’argomento CONFUSIONE al di là della polemica e al di là della teoria che in Sicilia “parlare o starsi zitti è la stessa cosa, allora è meglio starsi zitti”.
Disordine, caos, baraonda, babele,scompiglio, soqquadro, subbuglio, accozzaglia, guazzabuglio, pasticcio, miscuglio, sono tutti termini perfetti per esprimere lo stato attuale del comparto agrumi! Il paradosso è che molte, moltissime aziende di produzione e di commercializzazione sono invece perfettamente ordinate, funzionali, serie, organizzate, in regola, efficienti !
Che cosa non funziona più passando alla dimensione d’insieme?
Ogni giorno ci poniamo questa domanda mentre apprendiamo i disastri quotidiani (anche attraverso il suo blog) e diamo la colpa a Monti, a Lombardo, all’Assessore, alle rappresentanze, alla burocrazia, ai soliti furbi, agli speculatori, alla GDO e via dicendo. Ma al comparto, mai!?! Dov'è il comparto?
Bene dice il Sig. Salvatore Trovato, nel suo intervento a Confusione 3, elencando le opportunità di una strumento aggregativo efficace e esortandoci a parteciparvi tutti per “ dare forma ad un interlocutore unico, credibile, facilmente individuabile per ogni rapporto esterno al comparto” .
Come si può pensare che la politica assecondi lo sviluppo del comparto se il comparto non è capace di organizzare istanze ed elaborare progetti al suo interno? E’ logico che i soliti furbi e gli speculatori (pochi, ma ben capaci di “organizzare” le loro istanze e i loro progetti ) trovano campo libero e facili accessi, nel loro solo interesse naturalmente.
In Sicilia il comparto agrumicolo ha tantissimi punti di forza (a cominciare dalle IGP e dalla DOP, alla possibilità di coniugare turismo e territorio, al brand Sicilia affermato in tutto il mondo etc.) sarebbe veramente un peccato perdere tutto per la sola incapacità di mettersi insieme !
Credo, Dott. Vigo, che dal suo blog si stia avviando una nuova consapevolezza collettiva ! Alimentiamola, diventerà una potenza.
Grazie.
Chiara Lo Dico
Condivido totalmente il post. La Regione dovrebbe attivarsi per salvaguardare le produzioni, l'economia del settore in grave crisi e i relativi posti di lavoro.
RispondiEliminaUno spot informativo, sulla qualità delle arance rosse siciliane di piccola pezzatura, sarebbe utile.
Chiara ha ragione, ho riletto il post del Sig.Salvatore Trovato, sarebbe da mettere in atto al più presto.
RispondiEliminaLa comunicazione dell'IGP è molto gradevole
Lo spot sulle arance piccole mi sembra un’ottima idea da realizzare.
Qualcuno mi può dare notizie su:
- la trasformazione in succo, chi la fa in Sicilia, le quantità, e come avviene la commercializzazione e la distribuzione
- quante spremitrici automatiche Oranfresh sono piazzate in Sicilia e dove
- quanti agrumi sono commercializzati in Sicilia, quanti in Italia, e quanti all’estero
- di questi quantitativi quanto è distribuito attraverso la GDO
Grazie.
Ave Caputo
L'italia,nel settore del mercato delfrescho,è il secondo produttore mondiale con 3 milioni di tonnellate l'anno;al primo posto ce la Spagna con 6,5 milioni di tonnellate;al terzo ce la turchia e l'egitto con 2 milioni di tonnellate....comunque se vai su freshplaza.it trovi una valanga di informazioni sul settore.
RispondiEliminaCmq è già da molti anni che da questo blog si sviscerano questioni,che si crea pubbica opinione collettiva,ma non illudetevi che serva a cambiare qualcosa in Campagna,perche di tutti quei tipi che girano in campagna quasi nessuno legge il blog,forse manco il giornale la mattina,quindi si continua ad andare come un treno verso il burrone,tranquillo...le arance faranno la fine delle mandorle.
non fare cenno a Lombardo perchè mi vengono le traveggole. Siamo un popolo di pecoroni che sopportiamo di essere rappresentati da un tizio che si chiama ( ironia della sorte ) come il gran..... Lombardo. La mattina del 2 febbraio scorso nella sala colazione dell'Hotel Cicerone a Roma ho visto un cesto di mandarini da fare semplicemente vergogna!. Questa frutta esibita con orgoglio nei mercati del nord e del centro itlia, bisogna rovesciarla davanti all'abitazione di cotanto rappresentante siculo , Non riesco a capire come in mezzo a tanto disastro quel tizio a nome D'Antrassi e la sua collega Sara riescano a ricoprire cariche di prestigio. Che vadano a casetta loro. Bisogna gridarglielo in faccia con RABBIA.
RispondiEliminaSaretta....a casetta! Suona bene, approvo in toto..
RispondiEliminaRavviviamo il dibattito.
RispondiEliminaNo, stavolta io sto con la Regione.
"ma come mai l'Assessore all'Agricoltura dott. Elio D'antrassi e la dott.ssa Sara Barresi, Dirigente Generale, non hanno ancora fatto nulla per le arance di piccola pezzatura, pezzatura scaturita da un andamento climatico assai strano?"
ma che dovrebbero fare? ogni agricoltore sa benissimo che, nel medio periodo, è normale andare incontro ad annate sfortunate dovute al meteo.
Va messo nel conto se fate gli imprenditori, fa parte del rischio d'impresa. Chiedere che la pubblica amministrazione con i soldi dei contribuenti intraprenda una campagna promozionale per commercializzare alcuni specifici prodotti lo trovo sleale nei confronti di tutti gli altri che hanno i propri guai e se li piangono.
Ma stiamo sempre a batter cassa con 'sta Regione?
Ogni iniziativa privata, come quella di Corrado Vigo, è invece più che apprezzabile e va incoraggiata.
Caro Granduro,
RispondiEliminaleggere che l'assessorato ha quasi 17 milioni di euro per promozione di prodotti tipici e non li utilizza da sette anni..... cozza con ciò che stiamo vivendo.....o no?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaPosto che secondo me la Regione non dovrebbe svolgere il ruolo di promotore di prodotti locali, ma ciò dovrebbe essere realizzato dai privati interessati.
RispondiEliminaMa diamo pure per buono che sia giusto farlo.
L'arancia piccola è forse una produzione tipica?
Non mi pare. E' un prodotto che non ha raggiunto gli standard richiesti dal mercato. Giusti o sbagliati che fossero (e secondo me spesso sono del tutto errati intendiamoci).
Però a questo punto, a quando gli spot, sul grano bianconato, l'oliva da mensa piccola, i meloni macchiati, il carciofo raggrinzito, la zucchina allungata etc.?
Tutta roba spesso ugualmente buona ma rifiutata o deprezzata dal mercato.
Per non parlare di intere produzioni di ortaggi di primissima qualità, che vengono ogni anno perse nelle nostre campagne perchè non riescono a fare prezzo, nell'indifferenza generale.
Proprio l'anno scorso un mio vicino ha lasciato sul campo centinaia di quintali di angurie, ad esempio.
Colpa della Barresi che non ha convinto i consumatori della bontà delle angurie? Non credo.
Io sarei per chiedere forte alla Regione un minimo di servizi essenziali, ma almeno che siano fatti bene. Piuttosto che appellarmici per ogni situazione andata storta.
Poi ognuno è libero di chiedere ciò che vuole.
Esempio che calza a pennello: nonostante le mele del trentino non subiscono i condizionamenti della GDO per i noti motivi, ebbene l'IPA di Trento e di Belluno hanno un apposito servizio che altro non fa che la promozione in tutta l'Italia. Loro sono il motore principale della promozione dei loro frutti, anche quelli grandinati, e i risultati si vedono.
RispondiEliminaPerchè mai l'Assessorato non deve fare lo stesso?
W Luca Zaia!
prima di proseguire nel dibattito,
RispondiEliminama da dove si arguisce che lo spot sia pagato dalla provincia autonoma?
http://www.youtube.com/watch?v=GdQhIzvEwlQ
Io ho letto che è commissionato da Melinda un consorzio di ccoperative.
Pero' le Melinda colpite da grandine sono state ugualmente pubblicizzate...sbaglio?
RispondiEliminaUn modo intelligente per cercare di trovare sbocchi di mercato anche in assenza di tutti gli standard qualitativi.
Delfo Fusillo
Nessuno infatti vi vieta di pubblicizzare le arance piccole.
RispondiEliminaAnzi è giustissimo farlo.
L'iniziativa di Vigo è più che meritoria.
Quando mai ho scritto il contrario?