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Elezioni Sicilia: i programmi 2°

images (1)Ecco il programma de Italiani Liberi e Forti, del Movimento Civico Solidale e di Italia Giovane  e  Solidale

      AGRICOLTURA E MERCATI GENERALI 
Il  comparto  agricolo  costituisce  il  volano  economico  della  Regione  Siciliana,  che  dovrà  risorgere  con azioni mirate all’associazionismo in tutte le filiere. La priorità è quella di istituire organismi di controllo specifici  per l’ingresso delle derrate alimentari  e nei processi di trasformazione,  a tutela della salute dei cittadini.  
La  valorizzazione  dei  nostri prodotti e il consumo critico locale, dovranno essere monitorati dagli Enti preposti  che, però, hanno perso nel tempo le loro reali funzioni. 
Servono leggi mirate alla tutela della biodiversità, con particolare riferimento alla  diminuzione dell’uso di sostanze  chimiche  e  al  divieto  degli  OGM  in  tutto  il  territorio  Siciliano.  Servono  normative  future  per raggiungere l’obbiettivo di “Bio Regione Sicilia”.
il ritardato sviluppo del mercato agricolo e della trasformazione dei prodotti provenienti da agricoltura e allevamento,  passa  per  la  mancanza  di  una  piattaforma  regionale  trasparente  e  tracciabile  di implementazione dei valori prodotti dagli imprenditori agricoli e dell’allevamento.  Per il settore agricolo è  fondamentale  creare  maggiore  sinergia  tra  gli  imprenditori,  promuovendo  consorzi  capaci  di competere con più efficacia in ambito nazionale ed internazionale, migliorando la qualità dei prodotti e la tipicità, agendo anche a difesa dei diritti degli agricoltori traditi, a favore della grande industria, nelle sedi istituzionali più appropriate. 
 
  Nascita di un soggetto regionale a capitale privato
Occorre provvedere alla nascita di un soggetto regionale a capitale privato secondo lo schema della sussidiarietà verticale. Oltre lo sforzo privato, principalmente aperto al mondo dell’imprenditoria di settore,  l’intervento  pubblico  regionale  sarà  fondato  su  una  partecipazione  societaria  sul  capitale,  da dismettere  -  attraverso  il  regime  della  public  company  -  entro  i  tre  anni  dall’avvio  dell’investimento strutturale  e  per  agevolare  lo  start  up  di  impresa.  La  Regione  garantirà  comunque  un  controllo dell’azione  pubblica  sul  rispetto  delle  regole  di  legalità  e  in  funzione  del  contrasto  all’infiltrazione criminale anche mafiosa. L’idea di una società regionale titolare dei mercati generali è funzionale al loro rilancio per renderli soggetti attivi anche nell’implementazione delle sinergie necessarie a mettere in rete gli imprenditori del settore con infrastrutture logistiche idonee a) ad abbattere i costi di acquisto dei prodotti strutturali alle funzioni di impresa, b) ad allargare l’area vendita e rendere trasparenti e liberi dal controllo criminale il sistema dei prezzi anche per il trasporto.
 
   Politiche di interventi nel settore dei costi dei carburanti La Regione dovrà porre al centro tali politiche rivalutando l’intera materia sia dal punto di vista fiscale, sia da quello di un rapporto solidale tra  fattori  della  produzione  siciliani  nei  due  campi  principali  dell’agroalimentare  e  della  raffinazione  e vendita degli idrocarburi. Regione e Società Generale dei Mercati Generali garantiranno i processi di accesso al credito con sistemi di COFIDI, renderanno operative le convenzioni con le banche siciliane popolari e della cooperazione per il credito agevolato, rilanceranno gli investimenti in Sicilia nel settore di filiera della trasformazione e dell’impacchettamento dei prodotti agroalimentari. 
  AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO
Vogliamo  risollevare  le  sorti  economiche  del  comparto  agricolo,  tutelare  la  salute  del  consumatore  e
valorizzare le risorse del territorio Siciliano.    Agricoltori  e  allevatori  dovranno  puntare  su  sistemi  biologici  di  qualità  nella  produzione
agricola, nell’allevamento e nel settore della produzione di latte, formaggi, carni e salumi. Tale impegno dovrà  avere  un  supporto  pubblico  in  relazione  alla  tutela  della  salute  dei  consumatori  ed all’abbattimento del rischio di malattie dovute all’utilizzo di alimenti di qualità scadente, incerta o prodotti con tecniche non ecocompatibili. 
  Ci  impegniamo  a  rendere  possibile  la  tracciabilità  del  grano  duro  e  di  tutti  i  prodotti agroalimentari e dei loro derivati, a verificare se quelli provenienti da paesi extracomunitari non siano dannosi per la salute dei siciliani quanto a protocolli di produzione, trasformazione e trasporto. Il tema delle  produzioni  di  bioqualità  sarà  supportato  da  un  impegno  all’abbattimento  degli  oneri  di finanziamento  tramite  sistemi  credito  agevolato  e  di  COFIDI,  riferibili  al  nuovo  quadro  di  impegno regionale nel sistema del credito e della cooperazione. 
  La Regione, preso atto del momento complesso del settore agricolo e dell’allevamento, dovrà provvedere a stabilire con i soggetti bancari e finanziari le modalità di rinegoziazione dei mutui e dei prestiti agrari pendenti, intervenire presso le agenzie fiscali per una moratoria degli interessi e delle sanzioni nei confronti del settore. La Regione per implementare i consumi di prodotti siciliani dovrà agire sul piano locale, nazionale e internazionale con campagne di sensibilizzazione e di agevolazione alle piattaforme di esportazione. Nei limiti della normativa comunitaria verranno introdotte le linee orientative per il consumo di alimenti biosiciliani di  qualità pregiata e a tutela della salute. 

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