Passa ai contenuti principali

Tanto rumore per nulla

Prendo spunto da una email ricevuta da un 'anonimo' lettore del blog per evidenziare gravissime lacune presenti (forse volutamente) nel Decreto Legislativo 29 marzo 2004 n.102, ovvero quel 'maledetto' provvedimento che ha soppiantato le Leggi 590/85, 198/92 e 256/02, tutte Leggi 'rodate' e che consentivano un ristoro, seppur parziale, di eventuali danni subìti nelle aziende agricole.
Con il Decreto Legislativo 102/04, però, chi ha scritto la norma, ha dimostrato ancora una volta di non capire un bel nulla di ciò che avviene nelle campagne - amplificando lo scollamento fra gli Uffici e la realtà - ha stravolto l'essenza del Fondo di Solidarietà Nazionale, privilegiando le Compagnie Assicuratrici che, però, non fanno affatto il loro dovere, anzi!!!
Le vecchie Leggi, anche se con ritardo, consentivano un rimborso dei danni alle produzioni, e non solo: consentivano il ripristino delle strutture, la proroga delle cambiali agrarie e dei mutui ... insomma erano Leggi 'rodate' e complete.
Oggi il Decreto Legislativo 102/04 ... non solo lascia molto a desiderare dal punto di vista applicativo, ma ha snaturato del tutto il senso stesso per il quale le Leggi relative al Fondo di Solidarietà Nazionale erano state create e modificate, migliorandole. Oggi il Decreto Legislativo 102/04 potrebbe essere rinominato ... Fondo di Solidarietà Nazionale per le Compagnie Assicuratirici.
Ma del Decreto Leg.vo e della assurda Circolare Ammazza-Pratiche Assessoriale ne riparlerò nei prossimi giorni.
Oggi pubblico la lettera ricevuta che, ovviamente, si riferisce ai danni immensi causati dalla imponente e vastissima grandinata del 7 marzo 2012 e dal ciclone Athos ... le foto ... ahimè ... servono a testimoniare ciò che avvenne.
Ecco la mail di xxxxx yyyyy: la pubblico integralmente e domani la commento.
Pioggie Alluvionali SR
Con rammarico segnalo come ancora una volta i nostri amministratori, nonché anche i funzionari assessoriali, grazie alla loro lungimirante ed eterna incapacità operativa, stanno preparando un bel contropaccotto all’agricoltore Pantalone. Mi spiego:
A seguito delle forti grandinate del 07/03/2012 in prov. di SR si è assisito alla distruzione totale dei frutti ancora pendenti, ma anche ad una vera e propria devastazione fogliare e strutturale degli alberi di agrumi. Va bene che non si possono vantare danni alla produzione per quanto riguarda la grandinata, ma per le strutture arboree? Poi si passa a ipotizzare (e forse più) un eventuale vento ciclonico detto ATHOS, quale potenziale decreto al fine di dare ristoro a noi agricoltori, ma anche questo viene abortito. Infine, l’elefante partorisce un topolino. Viene riconosciuto carattere di eccezionalità e declarato l’evento PIOGGE ALLUVIONALI, contemperando i danni alle strutture alla stessa stregua di quanto avvenuto nel recente 2008 a seguito delle GELATE. Ovviamente, essendo stati riconosciuti i benefici dell’art. 3 comma 3, immediatamente ci si rifà riferimento alle strutture arboree, ma … testa di stucco … è un barbatrucco; non sono ammessi interventi sulle piante, solo su strutture ed infrastrutture aziendali.


Mi chiedo: le Condotte Agrarie hanno subito delimitato le aree “vittime” della grandinata, accertando danni alle strutture ed alla produzione. Poi si dice che non si può declarare la grandinata (e perché no? Capisco l’obiezione ministeriale per i danni alla produzione che è assicurabile, ma le strutture arboree no, no, noooo) poi abbiamo anche avuto la visita di alcuni funzionari ministeriali che vogliono vederci chiaro su quello denunciato e accertato, poi ancora esce fuori l’aborto: PIOGGE ALLUVIONALI che non possono dimostrare danno alle strutture arboree massacrate dalla grandine, che non si capisce bene cosa permettano di integrare se non fabbricati resi inagibili credo o strade e muri con una gravità tale che avranno già fatto si ai produttori agricoli di abbandonare da mesi le aziende per impraticabilità.
Eppure il decreto parla chiaro: BENEFICI DI CUI ALL’ART. 3 COMMA 3 e 6. Intanto all’Ispettorato di SR dicono che è inutile presentare istanze sulle strutture arboree, o che forse è meglio chiedere lumi in assessorato poiché il decreto è molto controverso.
Insomma: il primo danno lo hanno avuto le aziende agricole per la calamità naturale. Il secondo danno lo hanno arrecato i nostri burocrati e gli espertissimi funzionari che vanno a funghi e portano cetrioli, a grandine e portano venti ciclonici che cotti diventano piogge alluvionali, praticamente … cazzi per mazzi. Chi paga per tutto questo, Pantalone ovviamente. E Pantalone allora dice: ho fatto bene il 28 ottobre a mandare tutti affanculo e così ho pure vinto le elezioni ponendomi quale partito di maggioranza assoluta. Meglio astenersi che mandare avanti persone inutili. Spero solo che questo allarme arrivi anche ai dovuti livelli ministeriali (MININTERNO ovviamente) in quanto trattasi di ovvi segnali di sovversione sull’ ordine pubblico e democrazia).

Campagnolo incazzato.

Commenti

  1. ECCO UN MOTIVO CHE IL NS. CROCETTA,FACCIA VEDERE GLI ATTRIBUTI!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Agea, se ci sei batti un colpo!

Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!  

Premio PAC in pagamento

Controllate i vostri conti correnti: il premio PAC è in pagamento dalla data del 16 ottobre scorso. E .. poi ci saranno quelli che si lamenteranno per i ritardi, o perchè non sono stati pagati perchè pratiche a controllo ...  

Che fine ha fatto il saldo PAC 2022

Continuo a ricevere messaggi di agricoltori che ad oggi non hanno ricevuto il saldo del premio PAC dall'Agea, eppure settimane fa l'Agea sul sito internet istituzionale vantava di aver eseguito tutti i pagamenti. Un ente irraggiungibile. E che fine hanno fatto i due aerei che l'Agea possedeva, messi all'asta e di cui non si è saputo più nulla? Misteri ...