Ritorno ad occuparmi del programma “Frutta nelle scuole” fortemente voluto dall’Unione Europea e dal Ministero all’Agricoltura.
Nulla da eccepire sull’iniziativa che, però, potrebbe funzionare assai meglio qualora prima della asettica distribuzione dei frutti ai bambini se ne spiegasse bene non solo l’importanza economica della coltivazione, ma anche i benefici che la frutta ha nell’alimentazione quotidiana.
Invece?
Nulla di tutto ciò: la frutta viene distribuita ai bambini delle scuole sic et simpliciter, senza un minimo accenno ad altro. E di ciò me ne rammarico: non sono per nulla contento!
Vi mostro, di converso, che frutta viene distribuita.
Innanzi tutto la pezzatura: nella vaschetta di gr. 200 ci sono tre frutti, ovvero circa 66 grammi/cadauno. Questi frutti … in campagna … gli Operatori Commerciali (giustamente) ci dicono che non vale ‘una cicca’; eppure ce la ritroviamo data ai bambini …
E poi: se guardate la qualità … da agronomo, da produttore di arance … meglio non aggiungere altro. Le foto sono assai eloquenti
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Cercano proprio questo, roba piccola di qualsiasi qualità. Per le scuole.
RispondiEliminaLa scuola di mio figlio lo scorso anno ha aderito, a volte ha portato a casa gli "avanzi" e concordo: pessima qualità! Poche parole spese per spiegare il progetto
RispondiEliminaColoro che fanno queste promozioni percepiscono sostanziosi contributi. Papá e Mamme se i vostri piccoli portano a casa frutta di cattiva qualitá fatelo presente ai Presidi delle scuole esortando loro a fare degli esposti a chi di dovere, Comune, Regione Siciliana, SIAN ASP, qualcuno si muoverá. È' penoso vedere frutta così scadente ed è eticamente scorretto.
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