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Le mele di … Biancaneve …

photo

Ieri mattina il collega dott. agr. Francesco Platania (alias Ciccio) mi ha inviato queste fotografie, dopo aver letto il post “arance straniere”.
Non ci volevo credere … sembrano le mele di Biancaneve … fra le quali una è quella avvelenata …
Eppure è proprio così: mentre per gli agrumi, di cui utilizziamo esclusivamente la parte interna sia per mangiarla a spicchi, sia per spremerla, nelle etichette c’è scritto “buccia non edibile” – facendo intendere che sono altamente tossiche (per dirla breve) – e comunque non possono essere trattate con fungicidi (nella nostra buro-Italia), nella medesima buro-italia le mele, al pari di altra frutta, non solo non hanno l’obbligo del medesimo tipo di etichettatura (anche se in molti casi alcuni trattamenti vengono eseguito pochi giorni prima della raccolta), ma questi stessi frutti (mele, pere, albicocche, pesche, nettarine, susine, ecc.) vengono mangiate anche con tutta la buccia …
photo (1)Eppure in questi frutti … possono farsi … tutte le lavorazioni … tutti i trattamenti post-raccolta … e divenire così le mele di Biancaneve.!

E le foto … parlano!

Qui sotto pubblico i commenti al post di ieri, poichè mi sembrano degni di riflessione

 

Ciccio Platania ha detto...

Così come non tutti i frutti sono uguali. Nello specifico provo a sollevare un altro aspetto che francamente non ho mai capito. Il reg 543/11 così come i precedenti regolamenti prescrive la dichiarazione in etichetta di tutte le sostanze utilizzate per il post raccolta degli agrumi quindi prodotti fitosanitari e additivi/conservanti. Domanda perchè la stessa cosa non è prescritta per le mele? Very nice question qualcuno direbbe, but no anwer aggiungo. La mela il 90 % dei consumatori la mangia con tutta la buccia gli agrumi il 100% dei consumatori la sbuccia o la spreme. Onestamente non ho mai capito questa differenza di trattamento. A supporto di ciò ti giro una foto che ho scattato qualche giorno fa.

Anonimo ha detto...

C'è anche di peggio !!!
I commercianti italiani che trattano gli agrumi con il principio attivo imazalil hanno l'obbligo di dichiarare in etichetta: "bucce non edibili".
Questo a causa di una assurdità nella registrazione del formulato commerciale.
Gli agrumi Spagnoli trattati con lo stesso principio attivo non hanno questo obbligo.
Quale arance il consumatore comprerà, secondo il vostro parere, basandosi sulle indicazioni in etichetta?

CP ha detto...

Altra bella riflessione quella dell'anonimo che ci deve fare riflettere. Vizio di forma? difetto di registrazione? quindi tutto legato ad una formalità che nulla ha che vedere con la tossicità. Una formalità che penalizza i nostri operatori? Ma stiamo giocando? Vengono verbalizzati i nostri operatori con cifre da paura, quando per la medesima sostanza attiva gli spagnoli e non solo loro sono esenti dal dichiarare "buccia non edibile"? C'è qualcosa che non quadra, è forse colpa nostra?

Commenti

  1. Forse nelle mele non vi è obbligo perchè si da per scontato che non possono essere trattate con nessun prodotto e quindi devono restare "al Naturale".

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  2. nulla si da per scontato, legge canta!!

    RispondiElimina
  3. ho apprezzato il parere del primo anonimo e cioè è scontato che le mele non possono essere trattate e che devono restare al naturale. Bisogna vedere se le stesse cose le pensa il produttore o meglio il coltivatore di mele perchè può ritenere utile mettere il belletto alla mela e farla diventare come la sua mogliera. Il chè vuol dire " tirarla a lucido" e venderla bene.

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