Ricevo dalla mia amica avv. Lina Arena una email e pubblico.
Ho inviato questa lettera alla Sicilia. Sono certa che non verrà pubblicata anche perchè i 40 hanno ottenuto di installare una tettoia con nuvola per vendere sorbetti e gelati nel mezzo del traffico cittadino.
Vedremo cosa succederà.
Lettera in difesa degli utenti delle strade cittadine
Egregio direttore, le chiedo ospitalità nella pagina dei lettori, solitamente letta con molto interesse dai cittadini catanesi, per chiedere al Sindaco della città, avv. Stancanelli, ed al burocrate che in sua vece opera, di indicarmi in quale posto bisogna mettere i piedi non appena si esce fuori di casa.Da recente è accaduto, invero, che ad ogni piè sospinto si trovano marciapiedi, carreggiate , sedi stradali e minipiazzette , recintati con canneti dal fusto sottile o con pareti di vetro e ferro o con teloni a vela, che impediscono il passaggio dei pedoni ed offrono lo spettacolo , non proprio gradevole, di divoratori di gelati e sorbetti. Il tutto a beneficio di gelatai che non disponendo di locali adeguati ed igienicamente protetti , hanno trovato un soccorso insperato negli uffici comunali retti da funzionari non certamente disposti a tutelare e preservare il bene comune, demaniale, e cioè le strade ed i marciapiedi nè l'igiene pubblica. Costoro,gratificati dal titolo di " dirigenti ", stanno facendo a gara per ritagliare spazi pubblici e destinarli all'uso esclusivo dei merciaioli di bevande , panini , pesce fritto con contorno di ostriche oppure di succulenti piatti di arrosto di cavallo .Grazie a queste precarie concessioni, giustificate forse dalla crisi economica in cui versiamo, il selciato è sparito; i marciapiedi sono stati sbarrati , mini piazzette di stile borgataro, sono stati sottratti all'uso pubblico. E' possibile che si giunga a tanto? E' mai possibile che piazza Mancini Battaglia, notoriamente ritenuta una " porta di accesso alla città di Catania " si tramuti in un volgare posteggio con auto in prima, seconda e terza fila a protezione di " zone riservate" ai venditori di pesce fritto , di pane condito, di granite, caffè e coni gelato?Questa piazza è diventata un suk , un mercato dell'orrido. Non si può attraversare . E' impraticabile. Ma il Sindaco dove vive? Ha letto le lettere dei lettori che hanno lamentato questo degrado di tutte le piazze cittadine e di quelle di Ognina in particolare? Sono stati pubblicati articoli di fuoco sul dissesto delle scogliere che da Ognina portano a piazza Europa e oltre Ma nessuno interviene a tutela dell'interesse pubblico. .E' mai possibile che qualche baldo assessore abbia intravvisto nella tutela del privato profitto a scapito di brandelli di strade pubbliche , il rimedio alla crisi economica della città? E la Procura della Repubblica , così solerte ad accusare la mafia ed i mafiosi, è mai possibile che non abbia intravvisto nulla di illecito nella distrazione dei beni demaniali all'esclusivo vantaggio del privato? Probabilmente la voragine di Piazza Europa ha prodotto il suo effetto a beneficio dei "predatori della città".Ma quanto dura questo benefico o malefico effetto ?Le elezioni sono vicine e si avvertono i tonfi dei tacchi chiodati dei nuovi candidati al potere e saranno calci per tutti.
Egregio direttore, le chiedo ospitalità nella pagina dei lettori, solitamente letta con molto interesse dai cittadini catanesi, per chiedere al Sindaco della città, avv. Stancanelli, ed al burocrate che in sua vece opera, di indicarmi in quale posto bisogna mettere i piedi non appena si esce fuori di casa.Da recente è accaduto, invero, che ad ogni piè sospinto si trovano marciapiedi, carreggiate , sedi stradali e minipiazzette , recintati con canneti dal fusto sottile o con pareti di vetro e ferro o con teloni a vela, che impediscono il passaggio dei pedoni ed offrono lo spettacolo , non proprio gradevole, di divoratori di gelati e sorbetti. Il tutto a beneficio di gelatai che non disponendo di locali adeguati ed igienicamente protetti , hanno trovato un soccorso insperato negli uffici comunali retti da funzionari non certamente disposti a tutelare e preservare il bene comune, demaniale, e cioè le strade ed i marciapiedi nè l'igiene pubblica. Costoro,gratificati dal titolo di " dirigenti ", stanno facendo a gara per ritagliare spazi pubblici e destinarli all'uso esclusivo dei merciaioli di bevande , panini , pesce fritto con contorno di ostriche oppure di succulenti piatti di arrosto di cavallo .Grazie a queste precarie concessioni, giustificate forse dalla crisi economica in cui versiamo, il selciato è sparito; i marciapiedi sono stati sbarrati , mini piazzette di stile borgataro, sono stati sottratti all'uso pubblico. E' possibile che si giunga a tanto? E' mai possibile che piazza Mancini Battaglia, notoriamente ritenuta una " porta di accesso alla città di Catania " si tramuti in un volgare posteggio con auto in prima, seconda e terza fila a protezione di " zone riservate" ai venditori di pesce fritto , di pane condito, di granite, caffè e coni gelato?Questa piazza è diventata un suk , un mercato dell'orrido. Non si può attraversare . E' impraticabile. Ma il Sindaco dove vive? Ha letto le lettere dei lettori che hanno lamentato questo degrado di tutte le piazze cittadine e di quelle di Ognina in particolare? Sono stati pubblicati articoli di fuoco sul dissesto delle scogliere che da Ognina portano a piazza Europa e oltre Ma nessuno interviene a tutela dell'interesse pubblico. .E' mai possibile che qualche baldo assessore abbia intravvisto nella tutela del privato profitto a scapito di brandelli di strade pubbliche , il rimedio alla crisi economica della città? E la Procura della Repubblica , così solerte ad accusare la mafia ed i mafiosi, è mai possibile che non abbia intravvisto nulla di illecito nella distrazione dei beni demaniali all'esclusivo vantaggio del privato? Probabilmente la voragine di Piazza Europa ha prodotto il suo effetto a beneficio dei "predatori della città".Ma quanto dura questo benefico o malefico effetto ?Le elezioni sono vicine e si avvertono i tonfi dei tacchi chiodati dei nuovi candidati al potere e saranno calci per tutti.
avv. Lina Arena
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