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Comunicato EPAP

Ricevo dall'EPAP, sulla vicenda INPS e pubblico.
Comunicazione INPS a iscritti EPAP per iscrizione a gestione separata
Egr. dott. Mastrapasqua, egr. dott. Nori
molti liberi professionisti iscritti all'Epap hanno appena ricevuto una comunicazione di iscrizione d’ufficio alla gestione separata dell’INPS e un avviso di pagamento di contributi e sanzioni per redditi da lavoro professionale relativi all’anno 2007.
Ai sensi del d.lgs 103/96, e del Decreto interministeriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze datato 3 agosto 1999, con decorrenza 1996, i Geologi, i dott.ri Agronomi e dott.ri Forestali, i Chimici e gli Attuari, devono essere iscritti all'Epap e versare unicamente all'Epap i contributi relativi al loro reddito da libero professionista. 
I liberi professionisti che ci hanno segnalato la ricezione della lettera, risultano per il 2007 regolarmente scritti all'Epap e, pertanto, contribuenti allo stesso Epap.
Si tratta, evidentemente di un grave errore. Un errore tanto più grave quando si consideri che l'Epap, in base a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 4/2/2005, invia mensilmente al Casellario centrale Istituito presso la stessa l'INPS, tutte le informazioni relative alle posizioni contributive dei propri iscritti.
È quantomeno necessario che l'Inps proceda immediatamente a una revisione, annulli formalmente gli atti illegittimi e, cosa da non sottovalutare in questo particolare momento storico, porga le dovute e immediate scuse ai singoli iscritti all’Epap. Per rendere l'idea di quanto è successo, diversi liberi professionisti, in lotta con la crisi e resistenti a chiudere gli studi professionali per non lasciare senza lavoro i dipendenti, si sono visti recapitare una lettera che ingiungeva loro di pagare diverse decine di migliaia di euro entro trenta giorni. Una lettera che potrebbe portare al crollo di un sistema nervoso provato dalla mancanza di lavoro e dall'aumentare, inesorabile di spese e tasse.
Confidiamo nella buona fede e nell’efficienza, quantomeno a riparare all’errore, dell’ISTITUTO, riservandoci comunque, ove ne ricorrano i presupposti, di promuovere azione legale a tutela degli interessi e 
dell'immagine dei propri iscritti.
Il Presidente
Dott. Arcangelo Pirrello

Commenti

  1. se sono vere le considerazioni fatte dal dr. Pirrello bisognerebbe che i funzionari autori delle menzionate lettere vengano licenziati in tronco. E senza poter articolare la difesa ridicola della Fornero in tema di reintegro nel posto di lavoro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo sono vere. Anch'io sono uno dei "fortunati"!

      Le lettere sono a firma del direttore della sede provinciale!!!!!

      Possibile che in tutta Italia siano capitate certe cose??? E' una azione volontaria, volta a estorcere denaro a qualche "povero" professionista?
      Tra l'altro è specificato sul sito che INPS una volta ottenuto il credito, qualora sia stato versato indebitamente INPS non paga gli interessi sulle somme!!!


      Inoltre per poter autotutelarsi inviando una lettera di diffida, l'iscritto EPAP qualora non segua scrupolosamente le indicazioni INPS, corre il rischio che la stessa non venga accolta dai funzionari , che possono dormire sonni tranquilli......dato che le nuove modalità di comunicazione tra privato e INPS dal 2011 devono avvenire unicamente per via telematica tramite la propria area personale!!!!
      Per entrare nell'area personale occorre avere il PIN di ingresso, che deve essere richiesto e spedito all'interssato dopo diversi giorni. Una volta in possesso del PIN di ingresso, PIN temporaneo, l'iscritto ad altra cassa professionale deve cambiare il PIN con uno nuovo, deve entrare nell'apposita area per i reclami e finalmente può inviare la comunicazione di diffida. La beffa finale è che i .pdf e altri allegati in formato immagine non sono ammessi, per cui le prove documentali non possono essere presentate!!!!!

      Solo per tutelare i propri interessi e risolvere i problemi creat i da altri, INPS fa perdere 1-2 giorni lavorativi.

      Elimina

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