Ricevo da un giovane collega della provincia di Caltanissetta e pubblico.
Buona sera dottor Vigo,
sono un giovane agronomo iscritto da circa 6 mesi ordine provinciale di Caltanissetta. Una mia collega laureata in scienze ambientali mi ha detto che vorrebbe provare a sostenere l'esame di abilitazione per iscriversi all'albo degli agronomi. Non ho capito come mai una laureata in discipline ambientali possa accedere al nostro ordine pur non avendone le competenze. Visitando il sito dell'università di Bologna dove ha conseguito la laurea mi sono reso conto che anche i laureati in architettura del paesaggio, architettura e ingegneria edile, scienze della nutrizione umana etc possono accedervi. Mi sono iscritto in un albo in cui voglio che la nostra figura sia riconosciuta come le altre e non mi piacerebbe vedere che un nutrizionista, architetto o ingegnere possa fare il lavoro di un'agronomo semplicemente superando un'esame di abilitazione con ampia accessibilità quale il nostro. Un veterinario o un infermiere non può fare il medico superando un'esame di abilitazione. Se così fosse anche un'agronomo dovrebbe avere accessibilità ad altri albi. Penso che sia un'aspetto da non sottovalutare e porre all'attenzione perchè non penso che ciò accada con gli altri albi.
Ho parlato con il collega Xxxxxx Yyyyyy che ha suggerito di farlo presente a qualche parlamentare o senatore che possa fare un'interrogazione parlamentare perchè scrivere al CONAF è risultato inutile ma so che a Settembre si riunirà il nuovo CONAF e quindi se ne potrà discutere. Inoltre mi sono accorto che le differenze tra un perito agrario, un agrotecnico e un agronomo sono minime. Con ciò mi chiedo il peso della nostra categoria quanto vale.
Ho pensato di scriverti perchè sei un agronomo rinomato e quindi potresti far presente la problematica a tutti coloro che hanno un potere decisionale all'interno della nostra categoria. Ti ringrazio per i tuoi post che ci aggiornano quotidianamente. Una buona serata.
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