Riunione operativa ieri al CRA di Acireale sul "Limone dell'Etna".
L'idea, nata da diversi incontri voluti dall'ing. Agostino Pennisi, da Giovanni Basile e dal dott. Paolo Rapisarda, ha fatto sì che è nata quest'estate una pagina Facebook dedicata:
Ieri il dott. Rapisarda ha convocato quelli che lui chiama "uomini di buona volontà", ovvero tutti coloro che vogliono far rinascere la limonicoltura della ciosta jonica.
Sono intervenuti in tanti, dal prof. dott. agr. Giovanni Continella, illustre cattedratico ed esperto internazionale di limonicoltura, al dott. agr. Alessandro Scuderi, presidente dell'IGP Arancia Rossa di Sicilia, al dott. agr. Francesco Ancona, collega che da sempre si occupa di agricoltura biologica, al dott. Luciano Privitera, discendente da una famiglia di limonicoltori ed operatori commerciali, al dott. Nino Nicotra, da sempre impegnato negli imballaggi, al dott. Renato Maugeri, limonicoltore quasi storico; ha chiuso gli interventi quello del dott. agr. Enrico Sapienza della SOAT di Acireale, anch'essa impegnata in prima linea nella vicenda.
Anch'io ho fatto un intervento, relativo a possibili soluzioni, interventi da poter fare nella "commissione agrumi" a Bruxelles, così come relativo ai costi di produzione.
L'incontro è stato il primo, ma sono state gettate le basi per iniziare a fare "il rimbalzo" da una limonicoltura, quella acese, che si confronta col mondo, ma che ha ancora la possibilità di reinventarsi.
E tutti quelli che c'erano ieri ... ci credono ancora!
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