E se questa "operazione" di rastrellamento "diritti di reimpianto" così com'è stata fatta è "lecita", perchè gli indirizzi prelevati dal perito agrario sono stati estratti da uno "schedario pubblico" delle aziende agricole siciliane, certo non è altrettanto chiara e trasparente come operazione in sè.
Siccome il prezzo dei "diritti di reimpianto", così come giustamente riporta il perito agrario nella propria lettera, si attesta attualmente intorno ai 3.000,00 euro/Ha (anche 2.500,00), lui può "lecitamente" offrire 10.000,00 euro/ettaro. Anzi ... una medesima operazione viene fatta da un perito agrario del Veneto con l'importo di 12.000,00 euro/ettaro ...
Tutto ciò, che debbo dire NON MI PIACE AFFATTO, poichè innesca una serie di meccanismi che già stanno destabilizzando il mercato in seguito all'arrivo di queste lettere, e soprattutto a pochi giorni dell'uscita del Bando OCM Vino ristrutturazione:
- può determinare un grosso spopolamento della superficie vitata della nostra regione
- determina una turbativa nelle contrattazioni delle compravendite
- determina un disorientamento del mercato della compravendita
- determina uno "stop" di alcuni agricoltori interessati al reimpianto che ... ovviamente ... cominciano ad avere ripensamenti
- determina un blocco delle compravendite locali, poichè il prezzo "rivisto e corretto" dalla lettera del perito agrario "spiazza" i viticoltori locali
- determina un probabile mancato acceso al Bando OCM Vino ristrutturazione, poichè molti "offuscati" dall'allettante promessa non accederanno, salvo poi restare fuori dall'effettiva vendita a prezzi esorbitanti, considerato il fatto che nella lettera si parla espressamente "sino al raggiungimento della superficie necessaria" ....
Tutto ciò, ripeto, NON MI PIACE AFFATTO.
E se ... l'Agenzia delle Entrate, che ha già fatto tempo addietro una circolare con la quale indicava, anch'essa, che l'importo delle compravendite dei "diritti di reimpianto" era pari a circa 3.000,00 euro/ettaro ..., vedesse uno, uno solo, degli eventuali atti di cessione a 10.000,00 euro/ettaro ... sapete cosa succederebbe? Che andrebbe a ritroso per il quinquennio precedente ... atto per atto ... rifarebbe i conteggi e ... dei 3.000,00 euro/ettaro calcolati incassati dal viticoltore cedente ... quest'ultimo ne dovrebbe "posare" almeno 2.000,00 scaturenti dalla tassazione del "ricalcolo" dei titoli al prezzo di 10.000,00 (o peggio 12.000,00) euro/ettaro.
Insomma ... non finisce qui ... continua domani ...
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