Oggi concludo con questa vicenda dei "diritti di reimpianto" indicando i "probabili costi" a cui il perito agrario è andato incontro per mettere in moto questa azione.
Ma prima di fare "i conti" comunico a tutti che questa mattina al Consiglio di Federazione dei Dottori Agronomi e Forestali della Sicilia, di cui come tutti ormai sapete sono il Presidente, discuteremo anche di questa vicenda e delle determinazioni da prendere.
Ritorno "ai numeri".
Per mettere in moto questa azione di "compravendita diritti di reimpianto":
- è stata eseguita, come già pubblicato l'8 gennaio, una visura presso la Camera di Commercio di Brindisi al costo di € 1.586,00
- dal sito internet dell'ISTAT ho verificato che le aziende agricole siciliane risultano essere" 219.677, e verosimilmente il 70% è iscritto alla Camera di Commercio, ovvero 153.779
- sono state inviate lettere "a tappeto" almeno a 150.000 aziende agricole, stando ai numeri ISTAT
- dal sito internet delle Poste Italiane ho verificato che il servizio Posta Target Base, ovvero quello utilizzato per l'invio delle lettere ha un costo di 0,2680 €/lettera + IVA, ovvero di € 0,32696/lettera spedita (http://www.poste-impresa.it/online/pmi/postali/direct_mk/postatarget_basic_prezzi.shtml)
Facendo, quindi, "quattro conti ...
- costo estrazione indirizzi aziende agricole CCIAA € 1586,00- invio lettere (150.000 x € 0,32696) € 49.044,00
Totale € 50.630,00
Cosa aggiungere di più …
Io aggiungerei che l'invidia è una brutta bestia oppure sottolinerei che Lei ha creato un caso dal nulla. Sono anni che la Sua regione cede volantariamente dietro equo compenso ad altre regioni i Suoi diritti d'impianto. Le chiedo che differenza c'è tra l'iniziativa portata avanti dal Suo collega pugliese e l'iniziativa frazionata intermediata in questi anni da molti Suoi colleghi siciliani?
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