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Commento all'IGP arancia rossa di Sicilia

Ricevo questo commento e lo pubblico, tal quale.

Quella dell'IGP é una vera odissea. Tutti la invocano ma nessuno ci crede, pur nella consapevolezza che rimane l'unico strumento di valorizzazione e tutela del tanto vituperato prodotto rosso. Andiamo con ordine. Contributo: l'unico che può darci una risposta certa è L'on La Via nessun altro. Prodotto di scarto: purtroppo quello dipende dalla onestà degli operatori e dalla loro lungimiranza. Sono sempre pronti a dare il massimo alla GDO con i prodotti a marchio della stessa, ma quando c'è da fare IGP mettono dentro di tutto. Voglio ricordare che in questo modo fate una cortesia alla GDO e date una immagine di prodotto scadente IGP, al mondo intero consumatore compreso. Ancora, dovete sapere che la vigilanza sul mercato è competenza del Consorzio di tutela attraverso un corpo di vigilanza, ma fino a quando il consorzio non sarà riconosciuto non potrà fare niente nei confronti di coloro che sputtanano il marchio, se non semplici segnalazioni alle altre autorità competenti. Certamente l'agea o l'ICRF potrebbero fare di più. Quanto ai controlli tutti gli OdC come da piano approvato dal ministero devono limitarsi a dare la conformità alla azienda agricola e alla modalità di lavorazione presso il centro di confezionamento. Ma attenzione come da piano possono fare un solo controllo con tanto di notifica e avviso. Per il resto va tutto in autocontrollo. Ciò significa che in quel momento l'operatore diciamo 'corretto' cosa fa? Sistema tutto. Poi ci sono gli altri ossia quelli che se ne sbattono alla grande di tutto e di tutti non passano dal consorzio non passano dall'OdC e, bollino ed etichetta alla mano, fanno i loro porci comodi. Questo è il mondo degli agrumicoli. detto ciò buon lavoro Presidente Ferlito confidiamo in te e nella tua inflessibilità, per favore fai un po' di pulizia.

Commenti

  1. Egregio anonimo, la "rabbia" che si percepisce tra le sue righe non é da meno di quella mia e di tanti altri che agognano uno strumento che tuteli SEMPRE E COMUNQUE il proprio prodotto dalla pianta al punto vendita, come l' IGP. Ma se al momento il consorzio é impedito di fare questo ne tantoneno ha poteri nel mandare fuori dalle palle i furbetti della filiera, elargendo "titoli nobiliari" solo sulla buona fede di chi li riceve e in virtù del contributo versato, mi dica quali vantaggi hanno oggi i produttori che si iscrivono al consorzio???? E poi la demagogia lasciamola ai politici in campagna elettorale, visto che in merito ai contributi l'unica persona che può dire qualcosa é l'Onorevole, si spera sempre su dati di fatto, mi sembra poco elegante evidenziare in rosso sul bando ammiccanti prospettive di contributi solo sulla base di notizie uffuciose e confidenziali, per giunta menzionando articoli di Legge. Una buona presentazione si vede anche da questo............ poi tutto il resto.

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  2. Un consorzio che si rispetti porterebbe avanti iniziative comuni a tutela della produzione, il problema sta nel fatto che è proprio la produzione che non ha spirito di aggregazione terrebbe per i cabbasisi i commercianti. L'intento del Consorzio penso sia proprio quello di fare massa critica e avere peso. Si lo so è utopia ma sarebbe una strada percorribile. Un grande consorzio di produttori con regole precise. Quanto al contributo pare che sia l' art. 17 della nuova pac che ne parla e visto che La Via ci ha lavorato lui può dare la conferma.

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    1. Caro anonimo l'avere un organo che faccia da connettivo alle schegge pazze dei produttori é il sogno che faccio da tempo, purtroppo perché possa essere pienamente efficiente e forte ci vogliono regole intrasigenti, vigilanza e trasparenza. Fin quando viene meno una sola di queste caratteristiche, sarà sempre il ribollito di qualcosa di già visto. Per quando riguarda il contributo, per come ragiono io, con i pare, i forse, gli ho sentito dire, non si millanta credito. Fin quando un provvedimento non viene pubblicato in Gazzetta Ufficiate non esiste. E continuiamo a sperare in un futuro migliore.

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  3. Assolutamente concorde con le vostre considerazioni

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  4. onestamente ,credo che ancora non ci sia la maturità e sopratutto l'onestà,da parte di chi dovrebbe costituire queste associazioni,affinchè quest'ultime possano funzionare............purtroppo ormai ho perso molti capelli ,e ho visto molte forme associative che hanno fatto brutta fine............tutto questo ci ha portato dove siamo !

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  5. Giuseppe lei ha perfettamente ragione ma prima o poi ci vuole la svolta.

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  6. certo che ci vuole la svolta............ma nn è facile svoltare,siamo molto lontani da realtà che funzionano veramente ,e onestamente credo che ci sia una dose di colpe da attribuire a tutti,da noi produttori,a chi ci governa,ai commercianti,alle organizzazioni di categoria ecc. ecc.........................

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  7. Concordo le responsabilità sono trasversali diciamo, anzi, distribuite lungo tutta la filiera. Filiera delle responsabilità

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