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Lettera a Dacian Ciolos - la risposta

Qui trovate la lettera che il Capo di Gabinetto del Commissario Europeo Dacian Ciolos mi ha inviato in risposta alla email.

Egregio Sig. Vigo, 
La ringrazio  molto per la Sua email del 20 luglio in cui  richiama la  nostra attenzione  sulla situazione del mercato degli agrumi in Spagna e in Italia, in particolare in Sicilia, e chiede il rapido intervento della Commissione europea. 
Abbiamo seguito attentamente la situazione e, per quanto riguarda il mercato degli agrumi, la riduzione dei prezzi nel mercato dell'Unione è dovuta ad una serie di fattori, ma in particolare alle condizioni climatiche sfavorevoli e alla produzione di qualità inferiore che non  possono essere considerate condizioni eccezionali e pertanto non rientrano nell'ambito degli interventi urgenti. 
Le organizzazioni di produttori riconosciute dotate di un programma operativo possono trarre vantaggio dalle misure di prevenzione e gestione delle situazioni di crisi (come il ritiro dal mercato e l'assicurazione del raccolto). Inoltre  nell'ambito del  nuovo programma di sviluppo rurale, gli Stati membri possono adottare misure di gestione del rischio destinate ad aiutare gli agricoltori a far fronte  alle  conseguenze di  eventi  climatici  avversi assimilabili  a catastrofi naturali e a compensare le riduzioni significative delle entrate. 
D'altro  canto  l'annuncio  delle  restrizioni  alle  importazioni  da  parte  della  Russia  rischia di aggravare  ulteriormente  la  situazione  sul  mercato.  Stiamo  monitorando  attentamente  i mercati e, qualora necessario, siamo pronti ad adottare misure analoghe anche per altri settori che dipendono dalle esportazioni verso la Russia. 
Distinti saluti. 
Georg Häusler

E ... l'Europa ... risponde ...

Commenti

  1. Come dire ... picche !!!

    RispondiElimina
  2. Egregio Dott. stamattina quando, come ogni mattina, sorseggiando il mio primo caffè, ho letto la lettera di risposta ricevuta e pubblicata nel blog, in merito alle richieste di attenzioni avanzate da Lei per noi, rivolta al Commissario Europeo Dacian Ciolos, non ho voluto commentare repentinamente in quanto fortemente infastidito sia dal contenuto, meramente di circostanza, che dal tono dell’epistola; pertanto conoscendomi, avrei di sicuro sproloquiato. E poi anche perché inizio a sentire un particolare disagio e imbarazzo ad essere quasi l’unico commentatore del blog, pur come sostiene Lei l’alto numero di visitatori.
    Purtroppo per tutta la mattinata non ho fatto altro che tenere a freno, pur facendo altre cose, le risposte che mi rimbalzavano in testa, e alla fine eccomi qui, con il cellulare in mano a scrivere quanto mi sento di dire.
    Innanzitutto le ricordo, se ne avrà occasione, di ringraziare distintamente il suo “amico” e collega Dacian, per la sua carenza di stile, per non aver risposto personalmente alle sue cordiali lettere dal tono “confidenziale”, ma di aver delegato il suo factotum o Capo di Gabinetto che dir si voglia, ad imbastire e sottoscrivere la lettera.
    Dopodiché, andando in ordine sparso:
    - La riduzione dei prezzi nel mercato dell'Unione non è dovuta principalmente alla qualità inferiore. Sottolineo con forza che la qualità non è sinonimo SOLO di pezzatura, altresì faccio notare al signor Georg, o a chi per lui, che nella passata stagione proprio i frutti di grossa taglia hanno avuto più problemi ad essere commercializzati, rimanendo spesso per lunghi periodi impilati all’interno dei magazzini.

    - La generale ridotta pezzatura dei frutti avuta nell’annata passata in tutto il bacino del mediterraneo non giustifica assolutamente l’affanno dei mercati e soprattutto l’immenso divario dei prezzi tra produttore e consumatore. Pertanto suggerisco agli “attenti” osservatori europei che oltre ad attenzionare la grandezza dei frutti volgano uno sguardo anche ai “giochini speculativi” perpetrati dai paesi non produttori, e se ne è il caso prendere le dovute misure .

    - Se le OP, vere, false, a conduzione familiare o solo esistenti sulla carta, godano di particolari privilegi, ciò non debba essere causa di esclusione per tutti gli altri produttori, (la maggioranza), ad avanzare richieste di interventi di sostegno straordinario.

    - Ed in fine chiedo a questi attenti signori delle commissioni: quale catastrofe biblica ha fatto scattare gli urgenti interventi europei (giustamente concessi) per le pesche e nettarine, se non le evidenti forzature politiche avanzate da parte di quell’area politica oggi reggente in Italia?

    Mio caro Dott. non ci resta solo che l’amaro in bocca.

    RispondiElimina
  3. onestamente credo che le giustificazioni scritte dal portarborse di Ciolos ,siano solo stupitaggini,si tratta solo della forza politica e organizzativa che hanno in più al nord italia !

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