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La manutenzione del territorio

Ieri mattina l'ennesima esondazione di fiumi, gli ennesimi danni alle cosa, ma soprattutto al territorio.
La zona di Messina è stata quella colpita da piogge abbondanti e concentrate si in quantità di piogge, ma soprattutto in un tempo assai ristretto.
Ed ecco che ... il "sistema territorio" non ha retto ancora una volta.

Ripubblico, quindi, ciò che ho scritto su questo blog diversi anni fa:
venerdì 2 settembre 2011
La manutenzione del territorio è affidata, in maniera silente ed anche "complice", alle attività svolte dagli agricoltori che, con diligenza e tenacia, fanno sì che le acque in eccesso vengano eliminate senza ruscellamenti o eventuali erosioni, che i terreni siano privi di erbacce con opportune arature o scerbature meccaniche o chimiche (v. diserbo).
La manutenzione del territorio, quindi, andrebbe premiata "tal quale", poichè immaginiamo che gli agricoltori si allontanino dai loro campi (cosa che sta avvenendo sempre più spesso). Cosa potrebbe succedere, o cosa sta già succedendo?
1) Innanzi tutto le erbe infestanti, gli arbusti e quant'altro prenderebbe il sopravvento e gli incendi farebbero il resto; e ciò lo stiamo già vedendo in buona parte delle campagne.
2) Durante l'inverno i campi verrebbero interessati da acque non più regimate con la conseguenza di erosioni varie, smottamenti ed anche frane non indifferenti, com'è successo a Giampilieri.
3) Animali selvatici, come conigli, lepri, roditori vari, colonizzerebbero quelle zone abbandonate facendo sì che quelle vicine subìscano danni conseguenti (e questo avviene già da anni).
Insomma la manutenzione del territorio è una attività esercitata dagli agricoltori che sempre più spesso viene depressa non solo dalla mancanza dei redditi, ma anche dall'accanimento della burocrazia in ogni sua sfaccettatura, ed invece la manutenzione del territorio andrebbe premiata!

domenica 1 settembre 2013
Ieri mattina transitavo nella strada che collega Viagrande a Trecastagni, dietro Monte Serra.
Questa zona tanti anni fa era coltivata con dei vigneti ad alberello e qualche frutteto "per uso casalingo".
Poi ... l'abbandono causato dalla mancanza di reddito e dalla mancanza di interventi "istituzionali" che ne abbiano potuto far cambiare lo stato ...

Oggi ... dopo un incendio avvenuto a fine luglio ... ecco cosa rimane ... i vecchi terrazzamenti fatti dall'uomo per coltivare ogni singolo metro quadro ... divenuti ettari ed ettari di "panorama marroncino" ...
Ho misurato questa area abbandonata con uno dei tanti "servizi web" di misurazione ... è estesa circa 3,70 ettari ... e come questa tante altre ...
Ecco come si perdono i terreni che identificano un territorio, e nel frattempo gli incendi fanno "tabula rasa".

martedì 20 maggio 2014
Sulla manutenzione del territorio ho scritto tantissime volte, ma ci ritorno.
Qualche giorno fa mi trovavo nella zona di contrada Mitogio, a Castiglione di Sicilia, ed ho osservato come alcune colline presentavano diversi smottamenti, causati essenzialmente dall'abbandono del territorio, abbandono che discende dalla mancanza di reddito ritraibile da queste zone ... chiamiamole "marginali" ... a causa di costi di coltivazione ben più elevati di quelli che si trovano nelle zone pianeggianti. 

Ho segnato con alcune frecce le zone in cui sono già "partiti" degli smottamenti, che porteranno a valle terra, arbusti ecc. a valle alle prime piogge a carattere torrenziale.
Non c'è da stupirsi, quindi, che succedono danni non desiderati, come quelli eclatanti di Giampilieri.
Ma queste zone di collina e con pendenze elevate sono ormai "dismesse" dagli agricoltori.
Eppure in queste zone, e lo testimoniano i muri a secco (ed anche qualche pianta di vite superstite), c'erano un tempo dei vigneti, e gli agricoltori effettuavano la manutenzione dei propri terreni "accompagnando" le acque in eccesso, regimandole, e ripristinando piccoli smottamenti.
Oggi ... non c' più nulla.

La differenza fra "il coltivato" e non è visibile in quest'ultima foto, dalla quale si riscontra come la collinetta a sinistra, coltivata, è del tutto indenne da smottamenti mentre quella di destra presenta già smottamenti evidenti.

Ma la manutenzione del territorio ubbidisce a quel detto "senza soldi non si canta messa", ovvero senza reddito ... non si coltiva più.

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