Quando si valuta il prezzo delle arance, così come la destinazione finale (retine, sfuse, affogliato, industria, ecc.) viene presa in considerazione la pezzatura, ovvero quanto è grande/grossa una arancia (per dirla in "soldoni").
E sentiamo numeri che ai più giovani sembrano essere numeri sparati a caso: 90, 72, 108, 160, ecc.
Sentiamo pure "108 ingranato" o "108 allegro".
Insomma tutti modi di dire che scaturiscono da una vecchia tradizione soppiantata dai "calibri commerciali".
E molti giovani mi chiedono il perchè di questi numeri.
Il numero "108" o "90" o "72" viene fuori dalla conta dei "pezzi" (ovvero dei frutti) che anticamente entravano in una cesta di vimini foderata di juta.
Poi questa misurazione sul cesto di vimini venne soppiantata, ma i calibri rimasero gli stessi, da quanti frutti entravano mediamente in una cassa dalle dimensioni di cm 49 x 33 x 20.
Infine i calibri ... che stravolsero la normalità della dizione in campagna ... anche se ancora si parla sempre di calibri "all'antica".
Qui sotto la tabella (scaricata dal sito internet valdiverdura) che riunisce e compara i due modi di classificare le arance in base ai calibri.
Qui sotto, poi, riporto le tabelle relative al Reg. (UE) n. 543/2011 del 7/06/11 Allegato I parte B/2, relative ad Arance, Limoni e Mandarini.
I calibri delle arance...... modo antico, moderno, europeo, a fantasia ( si c'è pure questo! Ovvero quando un 90 tagliato e misurato con tanto di calibro deve essere per forza considerato 108). In una annata come questa perdono di significato. Se le arance vengono pagate a 4-7 centesimi al kg., per i produttori poco importa.
RispondiEliminahttp://www.oecd.org/tad/code/46256960.pdf
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