Premesso che:
- dobbiamo ridurre al massimo gli interventi fitoiatrici nel rispetto dell'ambiente e nel rispetto delle norme emanate dalla UE e, in cascata, dal Ministero dell'Agricoltura e dall'Assessorato regionale all'Agricoltura;
- è auspicabile che si adottino tutti quegli accorgimenti colturali che possano indurci "transitare" da una agricoltura "convenzionale" ad una "biologica";
- spesso non tutti gli agricoltori conoscono che molti parassiti possono essere combattuti con antagonisti naturali altamente selettivi, nel rispetto dell'ambiente;
- prima di decidere di effettuare ogni trattamento antiparassitario su qualsiasi coltura è indispensabile consultare un dottore agronomo o un dottore forestale (ognuno per le proprie competenze) e valutare l'esigenza o meno di effettuare il trattamento in relazione alle soglie di intervento ed al relativo costo/beneficio;
- quando viene effettuato qualsiasi trattamento antiparassitario e, comunque, quando vengono manipolati principi attivi bisogna utilizzare tutti i dispositivi di sicurezza per prevenire intossicazione per contatto diretto e/o inalazione.
Premesso quanto sopra, segnalo che il Servizio Fitosanitario dell'Assessorato Agricoltura della nostra regione ha emanato una serie di schede tecniche "delle sostanze attive utilizzabili per le diverse colture".
Nelle varie schede vengono indicati non solo i vari principi attivi registrati per le singole colture, ma anche l'intervallo di sicurezza ed i Livelli Massimi Residui.
Le colture per le quali sono state pubblicate le schede sono:
Aglio, Albicocco, Arancio, Basilico, Carciofo, Cetriolo, Melanzana, Peperone, Pero, Pesco, Pomodoro, Zucchino.
Le schede possono essere scaricate collegandosi a questo link:
Nella pagina internet che ho appena indicata trovate pure:
- Manuale difesa integrata
- Circolare n.3 del 9 maggio 2016 con il relativo Disciplinare Regionale di Difesa Integrata - 2016.
- Disciplinare Regionale di Produzione Integrata 2016
- Disciplinare di Produzione Integrata 2015
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