Fra le tante scempiaggini richieste in alcuni bandi del PSR Sicilia 2014/2020 c'è il patto di integrità, che invece va richiesto in caso di appalti pubblici, dove in un bando c'è una stazione appaltante e dall'altra parte una società vincitrice del bando ed esecutrice di lavori.
Ebbene ... in questi bandi, al momento della presentazione delle istanze non c'è una stazione appaltante e non c'è una società vincitrice.
E ieri l'Assessorato Agricoltura ha pubblicato, di nuovo, il facsimile del patto di integrità ...
Non solo hanno fatto un errore ad inserirlo in alcuni bandi fra la documentazione essenziale, già a suo tempo, ma ne reiterano l'assurda richiesta, dimostrando (come se ce ne fosse ancora di bisogno) che "ad evidenza di errori" si persevera ...
E per rimanere in tema di errori e di risibili richieste .... ecco che all'art. 4 ritorna l'assurda richiesta "La Ditta / Società prende atto e accetta che, nel caso di mancato rispetto degli impegni assunti col presente Patto di Integrità, il Dipartimento dell’Agricoltura revocherà il provvedimento de quo (indicare estremi __________________) di cui il presente Patto forma parte integrante e sostanziale."
Ma mi domando: ma come si può indicare un estremo di un atto da revocare se questo documento va inoltrato inizialmente e, quindi, senza nemmeno sapere l'esito della stessa?
Per rimanere con alcune parole tanto care al Dirigente Generale "ma di cosa stiamo parlando?", così come ci ripete spesso quando annaspa sulle evidenti criticità mosse sul bando settimino, ad esempio.
E per concludere, ecco che nel patto di integrità ... spunta "tutto ciò che non ho osato chiedere nel bando e che, invece, ti chiedo adesso" ... leggete le richieste e "con buona pace" dell'Assessore e della tanto sbandierata semplificazione!!!
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