Ascoltare i telegiornali o i giornali radio, o leggere i quotidiani o le testate giornalistiche on-line e sentire di mezza Sicilia in fiamme è disarmante.
Il caldo, certo, non aiuta a limitare l'avanzata dei roghi e delle fiamme, ma coloro i quali innescano gli incendi non hanno "un cuore" per la nostra regione.
La mancata manutenzione dei bordi stradali, degli alvei dei fiumi e torrenti, e di tutte le opere pubbliche, poi, certamente non aiuta alla riduzione dell'avanzata degli incendi.
Oggi e domani ancora caldo torrido ... e, ahimè, sentiremo ancora la Sicilia che brucia.
Ed il costo di questi incendi è altissimo, e non è solo quello di centinaia e centinaia di persone e mezzi impegnate nelle operazioni di spegnimento, ma il costo maggiore è quello "ambientale", con la distruzione di centinaia e centinaia di ettari di piante, di sottobosco, di macchia mediterranea, di fauna ... e di distruzione di un paesaggio!
Chissà quanto anni ci vorranno per ripristinare tutti i danni fatti quest'anno!
Bisogna pensare a gli incendi da ottobre a maggio non quando già le colonne di fumo fanno parte del panorama e le fiamme divampano a destra e a manca. A quel punto si può solo sperare di contenere i danni.
RispondiEliminaPrevenzione! Prevenzione, prevenzione......