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Siccità: le speranze represse

In merito alla siccità, al silenzio istituzionale ed ai disagi causati dalla interruzione della erogazione idrica da pare dei Consorzi di Bonifica e dei disservizi, ricevo da un giovane agricoltore e pubblico una lettera trasmessa al Consorzio 9 - Catania (ex Consorzio di Bonifica della Piana di Catania).


Salve,
con la presente per comunicarVi il mio disappunto nonché la mia profonda delusione per quanto accaduto durante questa stagione estiva.

Sono un giovane imprenditore che vorrebbe dedicarsi all'agricoltura ed assieme al supporto di mio padre e di mio fratello sto cercando di creare qualcosa che possa garantirmi un futuro dignitoso attraverso il ritorno all'attività dei campi, tanto sponsorizzata ed acclamata sulla stampa, sui media e su tutti i mezzi di informazione.

Mi spiegate, però, come faccio a mettere in coltivazione i terreni di nostro possesso, precisamente nel territorio della Piana di Catania e rientranti nel territorio di Lentini, se in una estate afosa come questa
arriva soltanto mezza giornata di acqua (il 27 luglio se non erro) e dopodiché si ferma tutto per le varie inadempienze del Vs. consorzio (danni alle condotte, riparazioni lente ed inefficienti, etc.)?
Mi spiegate qual è l'alternativa in mio possesso se non quella di rinunciare all'attività agricola?
Mi spiegate perché paghiamo regolarmente tutte le bollette per un servizio inesistente?
E non accetto come risposta che si tratti di un unicum, perché lo scorso anno è accaduta esattamente la stessa cosa, con la lievissima differenza che la scorsa estate è stata sicuramente meno calda di questa ed i danni sono stati leggermente inferiori.

Vedo nel volto di mio padre tanta rassegnazione, perché è una situazione che si perpetua da anni ed a cui nessuno è riuscito a dare voce né soluzione, ma io proverò a battermi con tutte le mie forze per ottenere quanto meno una risposta, sono disposto a scrivere dappertutto, perché non è accettabile una situazione del genere per la quale l'unica soluzione è quella di abbandonare la mia terra che tanto amo e per la quale tanto mi sto sacrificando nonostante i miei titoli di studio mi permettano di agire diversamente.

Sperando in un Vs. cortese riscontro,
colgo l'occasione per porgere
Distinti saluti.

Commenti

  1. Io scriverei direttamente al Presidente della regione. Non è possibile!!!
    Non solo non viene dichiarato lo stato di calamità( E se non piove sono .azz. amarissimi) ma addirittura il consorzio dà l'acqua a singhiozzo.
    L'amministrazione regionale deve intervenire e dare delle risposte.


    Saluti
    Marco

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