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Piatti Coltivati

Ho il piacere di segnalare un nuovo blog, di una mia collega, la dott.ssa agr. Rosa Oliva.
Il blog "Piatti Coltivati", raggiungibile cliccando questo link https://piatticoltivati.wordpress.com/, ha un sotto titolo: "Dal campo alla tavola, il percorso del cibo sano e bio".
Nel blog la collega dott.ssa Rosa Oliva pubblica ricette di cucina da realizzarsi con prodotti dell'orto.
Lei, nel primo post, scrive (copio e incollo):

L’ORTO È PER TUTTI

30 agosto 2017
Tutti dovrebbero avere la possibilità di coltivare un orto. Un pezzo di terra proprio o in affitto. La dimensione non è importante, anche 50 mq.

Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto è coltivare dei saperi. Saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale, che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare. Coltivare è un modo per imparare. Imparare a conoscere gli esseri viventi, il funzionamento di una comunità, l’importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui.


Coltivare un orto è un attività che coinvolge non solo le abilità manuali, ma stimola anche le conoscenze scientifiche e lo sviluppo del pensiero logico. Prendersi cura di un orto implica attenzione ai tempi d’attesa e maturazione di capacità previsionali. La scelta dei prodotti da piantare, inoltre, aiuta a riflettere sulle proprie storie locali e familiari. Le percezioni visive, tattili, uditive, gustative, olfattive, gli spazi, le dimensioni, i tempi, i movimenti sono gli strumenti fondamentali per potere interpretare in maniera corretta il mondo reale.

L’orto unisce assieme l’approccio creativo e l’educazione all’ambiente. Consente di avvicinarsi alla vita all’aperto, alla manualità, alla comprensione dei cicli della natura, alla capacità dell’attesa, alla costanza e alla determinazione. Permette l’osservazione diretta dei fenomeni naturali, facilità l’integrazione uomo-ambiente, accrescendo la partecipazione alla gestione del bene comune attraverso le attività quotidiane.

L’agricoltura rappresenta il laboratorio vivente dove manualità e fisicità possono esprimersi conoscendo e sperimentando odori, colori, sapori e sensazioni diverse.

Il contatto continuo con la natura ci permette di comprendere che viviamo e siamo immersi continuamente in un insieme armonico di equilibri.

Mettere il seme nella terra e poi seguire l’accrescimento della pianta  e prendersene cura ogni giorno fino a raccoglierne il frutto ha anche un aspetto terapeutico.

Coltivare l’orto è un attività senza controindicazioni se non quella che una volta intrapresa non ci si può più fermare; adattabile ad ogni età, va bene da 0 a 100 anni. L’orto non categorizza perché va bene per tutti: poveri, ricchi, medici, muratori.

Ci dovrebbe essere un orto in ogni casa, in ogni scuola. Ci dovrebbe essere un orto in ogni strada, quartiere, comune, città, nazione. Ci dovrebbe essere un orto in ogni terrazzo, balcone. Il nostro pianeta sarebbe più verde, più colorato, si respirerebbe più aria pulita, la gente sarebbe più felice, sorridente, forse diminuirebbero anche gli omicidi e i suicidi, forse la gente sarebbe più civile, più sensibile, meno aggressiva, socializzerebbe di più e meglio, senza filtri, senza social. Saremmo più rispettosi di noi stessi, dell’ambiente e del nostro prossimo.

Coltivando un orto saremmo più innamorati.

Rosa Oliva.

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