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Gli agrumeti abbandonati, 5° puntata

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Altro costo insostenibile è quello relativo alla tassazione.
La valutazione catastale degli agrumeti, forse non tutti lo sanno, è più che quintuplicata rispetto ai valori di mercato attuali.
Infatti se da un lato un agrumeto da reimpiantare attualmente ha un valore oscillante fra 15.000,00 a 22.000,00 €/ettaro, valore che si innalza fino a non oltre 35/40.000,00 €/ettaro per agrumeto di giovane impianto e con portainnesti tolleranti al virus della tristezza, dall'altro lato l'Agenzia delle Entrate valuta gli agrumeti con valori oscillanti fra 75/105.000,00 €/ettaro.
Valori folli, inesistenti nel mercato fondiario, eccezion fatta per qualche zona, come quelle della costa jonica acese, dove ci sono altre condizioni di mercato che ne fanno scaturire quel valore, o in alcune aree del siracusano destinate alla limonicoltura.


Da quei valori catastali "folli" ne scaturiscono diverse imposizioni fiscali e tributi.
Ad esempio: l'IMU calcolata sul valore catastale sopra indicato oscilla fra 500,00 e 700,00 €/Ha, ma anche i tributi consortili (quelli relativi al funzionamento generale, e non quelli sulla somministrazione irrigua) vanno di pari passo all'IMU, con importi oscillanti fra 80,00 e 120,00 €/Ha.
A queste tasse e tributi vanno aggiunti quelli dell'IRES e dell'IRAP ... e "la frittata" è fatta.
Per ogni ettaro di agrumeto, qualunque esso sia il fatturato conseguito ... la tassazione oscilla fra 700,00 e 1.200,00 euro per ettaro ... come dire occorrono circa 6.000 Kg di arance (al prezzo di 0,20 €/Kg) per pagare questi tributi, ovvero all'incirca il 24% di una produzione media di 250 q.li/Ha!

Commenti

  1. Non si dimentichi che i valori IMU così calcolati nel post lievitato, e non di poco, se all'interno dell'azienda insiste un fabbricato, anche se fatiscente ma che comunque non può essere classificato "unità collabenti".
    Altra assurdità in merito all'IMU sta nel fatto che, la maggior parte dei comuni che la fanno pagare ai terreni agricoli, impongono il massimo dell'aliquota, alla faccia degli aiuti ad un settore in crisi......

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