L'Egitto negli ultimi 10/12 anni ha investito tantissimo sul settore agricolo, ed in special modo in tutte quelle colture "mediterranee" che hanno già un ampio spazio commerciale ed un grande consumo, quali gli agrumi.
Grazie ad una azione politica forte e decisa sono state realizzate infrastrutture viarie, ma anche portuali, che consentono una grande movimentazioni dei prodotti ortofrutticoli via mare.
Al contempo sono state realizzate infrastrutture irrigue, con grande dispendio di risorse economiche, realizzando reti irrigui e dissalatori fra i più grandi del mondo (ed altri sono in fase di progettazione).
Ed ecco che "magicamente" l'agrumicoltura fa un balzo in avanti: da 32/33.000 ettari, si è passati a 120/122.000 ettari di agrumeti, tutti (ovviamente) di nuovo impianto.
Cosa ci aspetterà nel futuro (nemmeno tanto lontano)?
Una invasione di agrumi in tutta Europa, produzione realizzata a costi bassissimi, e distribuita grazie al certosino lavoro degli olandesi, che tramite il porto dio Rotterdam distribuiscono agrumi in tutta Europa.
Una invasione di agrumi in tutta Europa, produzione realizzata a costi bassissimi, e distribuita grazie al certosino lavoro degli olandesi, che tramite il porto dio Rotterdam distribuiscono agrumi in tutta Europa.
Se, infatti, guardate le statistiche, scoprirete che già l'Olanda è il maggior esportatore di agrumi di tutta l'Europa ... Olanda che non ha nemmeno una pianta di agrumi in coltivazione ...
Le foto ... mostrano agrumi egiziani in vendita (per spremute in real time) all'aeroporto di Amsterdam nemmeno un mese fa.
E la Sicilia sta a guardare, mentre le superfici agrumicole si riducono ...
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