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Il sondaggio sul PSR Sicilia - suggerimenti - (buongiorno Cimò)

Una delle domande che avevo posto nel sondaggio sul PSR Sicilia era:

Hai suggerimenti da fare sul PSR Sicilia 2014/2020?

Sono arrivate tantissime risposte, alcune irripetibili, altre solo insulti, altre fantasiose ed altre confacenti alle realtà locali, e molti, invece, hanno risposto con si, con no o con non so.

Qui sotto potete sbizzarrirvi a leggerle.
... domani continua ...



  • Chiudetelo!
  • Arrestate tutti
  • Meno burocrazia 
  • Si, ma sono tantissimi e non so da dove iniziare. Una delle parole che mi viene in mente è semplificazione: non possiamo produrre kg di carte per ogni bando.
  • NO
  • Chiedetelo e ricominciare dal 2018
  • annullate tutto e ripartite da zero
  • da rifare
  • Più snello meno punteggio fare quello. Che alle aziende serve 
  • Interventi corposi e diretti a sostegno delle aziende zootecniche di montagna
  • Non comment
  • MENO BUROCRAZIA
  • Meno tecnicismi e chiusure di filiere. Meno spese. Più puntualita
  • Bandi più snelli e adatti alle esigenze delle  aziende agricole 
  • Puntare sulla qualità senza per questo finire in progetti monstre
  • Maggiori risorse per il sistema produttivo con misure a superficie 
  • Si
  • Rimodulare 
  • Portate l'agricoltura in primo piano
  • Cambiare i responsabili di misura perchè ignoranti
  • Il contributo deve adattarsi al progetto e non il progetto al contributo 
  • Meno inutile documentazione cartacea
  • Snellire 
  • Rivederlo tutto creando le condizioni ideali per facilitare la presentazione meno carte di conseguenza meno confusione da parte dei funzionari nell'istruttoria delle pratiche e progetti più concreti e realizzabili in poco tempo. Ci sarebbe tanto altro.... 
  • Snelline le procedure ma soprattutto uniformare l azione amministrativa tra le province 
  • Di rendere  più snelle le frasi proggettuali
  • Scancellatelo
  • Sviluppare la misura 6.1, per i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in agricoltura, che non hanno un azienda, per cui non possono provvedere al ricambio generazione 
  • C'è un problema di metodo, i finanziamenti vanno spesi con programmi nati e gestiti localmente, tipo approccio Leader, GAL (opportunamente depurati prima) bottom-up processing. Oggi ai GAL viene destinato non oltre il 5% del psr (limite minimo comunitario) si dovrebbe arrivare al 70%
  • A tutti i funzionari che ripartiscono i fondi europei di farsi un giro in tutto il territorio siciliano e così possono decidere le necessità di ogni territorio e comprendere il da farsi insieme alle categorie presenti sul territorio.
  • Occorrono più risorse x consentire a tutti i giovani di realizzare i propri progetti 
  • Ancora più attenzione per le PMI in fase di estinzione 
  • Non potete pubblicare i bandi dopo anni e farli scadere dopo 20 giorni 
  • Renderlo più snello e inserire il tetto massimo per azienda a 300.000 mila euro 
  • Snellire 
  • Non sono un tecnico
  • Snellire le procedure e dare dei tempi certi anche sanzionando i funzionari che nn rispettano i tempi per analizzare le pratiche 
  • Snellire le procedure e dare dei tempi certi anche sanzionando i funzionari che nn rispettano i tempi per analizzare le pratiche 
  • Nessun suggerimento. Non si può neppure riciclare, va smaltito come rifiuto pericoloso speciale.
  • Tantissimi
  • Parlare con chi è agricoltore non con le associazioni di categoria
  • rimodulare alcune misure 
  • Da rifare da persone competenti che capiscono di Agricoltura
  • più semplicità di accesso alle misure
  • stabdardizzare il tutto via web e non montagne di carte,risposte veloci,velocita nei pagamenti 
  • La rapidità nei pagamenti , un Sian in grado di far lavorare le persone, migliore accessibilità negli insediamenti,  misure strutturali a portata di agricoltore che possano risolvere i problemi aziendali , quali l'accesso alle fonti energetiche alternative,  la possibilità di poter ammodernare gli impianti e non di trovarsi punteggi limitativi che ti tagliano fuori dal novero delle aziende che verranno pagate. 
  • Sono troppi da scrivere
  • in fase di eleborazione consultare i professsionisti(agronomi, periti agrari e agrotecnici)..
  • Non ce la possiamo fare!
  • Meno burocrazia e più velocità nel gestire le pratiche 
  • Snellire e velocizzare 
  • Semplificazione, riduzione sensibile dei tempi d'istruttoria
  • Dare più opportunità ai giovani
  • Aiuti alle persone non agli industriali 
  • Molti
  • Bandi più adeguati alle esigenze delle aziende agricole
  • Introdurre nella mis. 10 il ritiro dei srminativi per 20 anni nei parchi e riserve naturali
  • Dematerializzazione totale. Pubblicazione in anteprima dei bandi e delle disp. In una finestra di 15 gg che possa permettere osservazioni da parte di tutti.
  • Eliminare immediatamente il web psa
  • Meno cartaceo da presentare al momento della presentazione della domanda: energie inutili sprecate senza avere la certezza dell' ammissibilità agli aiuti delle Ditte che partecipano.
  • Sentire effettivamente i portatori di interesse
  • Bandi suddivisi per piccole/medie e grandi aziende e burocrazia più snella
  • Nessun suggerimento perchè ormai è troppo tardi. La programmazione volge al termine, anche se ad oggi nessun Decreto di finanziamento è stato emesso. Molto GRAVE.
  • Il mio suggerimento è quello di affiancare a chi progetta i psr dei piccoli medi agricoltori, così da avere  i giusti criteri per aiutare il comparto
  • Bisogna vivere in primo per capire le problematiche vere e da li risolvere ed eliminare la burocrazia immensa.
  • Andate a zappare la terra
  • Preparare i funzionari regionali. Ottimizzare i rapporti con agea. Siamo nel 2018 e per la misura 11 non né stata pagata nessuna annualita 
  • La programmazione dovrebbe essere indirizzata per i diversi comparti agricoli, concentrando le risorse per le aziende agricole e non disperdere le risorse in tante misure spesso inutili. Secondo me non tutte le misure del psr andrebbero attivate.
  • Maggiore celerità tra domanda e decreti 
  • Da rifare per renderlo più snello e accessibile alle imprese afrivole Vere.
  • Distribuzione fondi a ha a tutti gli agricoltori senza neanche richiesta. 
  • snellire la procedura
  • Fate lavorare i tecnici e non i raccomandati cosicché i finanziamenti europei vengano sfruttati al massimo anziché farli tornare indietro
  • BANDI PIU' VICINI ALLE ESIGENZE DELLE AZIENDE
  • Amministrazione e Politica dovrebbero riconoscere il pieno fallimento di questo settennio di programmazione e chiudere i battenti
  • Il contributo massimo in conto capitale deve essere del 50% con un massimale di 250.000,00 €/azienda, in modo da  aiutare tante aziende e non solo 100
  • Cercare di pagare tutti gli agricoltori senza burocrazia
  • 1)- I progetti non devono essere esecutivi per contenere i costi.  2)-  La presentazione dei progetti così come organizzata, difficilmente permette la redazione di progetti di qualità. Si dovrebbero eliminare le finestre ed organizzare la presentazione su base annua che, oltre a determinare una migliore qualità delle iniziative contribuirebbe a razionalizzare il lavoro degli ispettorati ecc. evitando l'alternanza di tanto e poco lavoro.  3)- I giovani sono molto penalizzati, se non hanno una famiglia "forte" rimangono tagliati fuori. Bisogna prevedere il finanziamento delle opere al 100% compreso l'Iva diminuendo il fondo perduto ed intervenendo con mutui a tasso agevolato. Il costo per l'amministrazione non varierebbe.  4)- Tempi certi e contingentati per l'istruttoria delle pratiche e la successiva erogazione del contributo. Si rischia che un'iniziativa innovativa al momento della presentazione non risulti più tale al momento della realizzazione. 5)- Garanzie pubbliche per l'ottenimento delle fidejussioni e linee di credito. 6)- Controlli in corso d'opera.  
  • Deve rispondere alle vere esigenze degli agricoltori e non a quelle dei politici
  • Snellire e aiutare le aziende che producono. 
  • eradicare l'attuale management e rifarlo da capo
  • chiedere il blocco ufficiale di tutte le misure e la possibilità di prorogarlo prevendo di riscrivere tutte le misure insieme agli Ordini Provinciali degli Agronomi e i Bandi farli scrivere esternamente ad Avvocati amministrativisti sotto il controllo degli Ordini Professionali... L'Assessorato dovrà assolvere solamente quello di effettuare una valutazione interna tra i propri funzionari per capire quali di loro abbiano le reali competenze per svolgere l'assai difficile e delicata fase dell'istruttoria delle Domande di Aiuto; premurandosi altresì che sappiano quanto meno le basi dei principi che regolamentano i Bandi Pubblici, Procedure amministrative legge 241/90, i principi della Trasparenza, snellimento burocratico, Testo Unico sui Contratti Pubblici, le principali Norme Tecniche in materia di Autorizzazioni ecc.... oggi le pratiche vengono esaminate da funzionari che all'70% sono del tutto incompetenti.....
  • Snellire la documentazione da presentare e invece di fare altri bandi, aumentare la disponibilità finanziaria per misura, per far passare più pratiche, in particolare per le misure destinate ad aiutare i giovani.
  • Snellire la burocrazia perché cosi come è contano più le firme e le date sugli elaborati progettuali e non la bontà dell'idea progettuale. Formare le commissioni in modo da avere uniformità di trattamento; 4.1 ridurre i massimali di spesa; 6.1 mettere la soglia di spesa per i progetti con la solo 6.4a , perché cosi facendo non si fa agricoltura ma altro. 
  • Ridurre ip numero di interventi e concetrarli su produzione giovani qualita territorio
  • Meno burocrazia e più elasticità dei dirigenti
  • Più snello
  • Cambiate tuttto l’Assessorato
  • Rivedere criteri di selezione e disposizioni attuative 
  • Snellire e agevolare i piccoli agricoltori con pratiche abbordabili a tutti
  • Copiate il POR 2000/2006
  • cambiare assessore 
  • Snellimento
  • Snellimento e velocità oltre a trasparenza!
  • Snellire le procedure
  • Partecipazione attiva alla compulazione bandi colleghi agronomi
  • non é esistito attività di partenariato  INVECE É FONDAMENTALE 
  • Pagamenti celeri ed entro un anno. Rendere le misure accessibili alle aziende di tutti i comuni e non solo a quelli delle aree C e D
  • Fare la presentazione della pratica con documenti essenziali e poi in fase di finanziamento perfezionare il tutto 
  • Rimodulare i criteri 
  • Cercate di dare agli agricoltori notizie vere e non false promesse
  • Dare maggiore importanza al tessuto produttivo. Coniugare l'innovazione ove ne ricorrano le possibilità all'aggregazione dove questa ha già attecchito. Avviare percorsi virtuosi per quelle aree maggiormente arretrate sotto i vari profili 
  • Dare maggiore importanza al tessuto produttivo. Coniugare l'innovazione ove ne ricorrano le possibilità all'aggregazione dove questa ha già attecchito. Avviare percorsi virtuosi per quelle aree maggiormente arretrate sotto i vari profili 
  • snellire stile veneto emilia e spendere 
  • Fatte uscire subito le altre sotto-fasi!
  • Migliorare i "benefici" per i giovani che si insediano "effettivamente" privilegiando l'agricoltura biologica
  • Snellire la burocrazia e programmi più semplici liberi da tutti i cavilli oggi esistenti . Fare accedere ai psr le aziende che realmente dimostrano che la loro sopravvivenza viene esclusivamente dall’agricoltura
  • Velocizzare l'uscita dei bandi e sfruttare l'intera disposizione finanziaria...
  • Rifare subito i bandi 
  • Meno politica più agricoltura
  • Ritornate alle campagne per vedere di cosa hanno bisogno le imprese su cui agire nei prossimi bandi. " Se c'è né saranno!!"
  • Le regole del bando devono essere chiare prima di pubblicarlo.
  • Snellire e commissioni di valutazione uniche per territorio regionale
  • A voglia... 
  • Rivedere i criteri di selezione delle diverse sottomisure (principalmente 4.1),  così da rendere i bandi più accessibili anche alle piccole aziende. Eliminare criteri di selezione che spingono le aziende a fare investimenti inutili e costosi solo per raggiungere un punteggio adeguato per essere finanziate. 
  • Nuove misure e meno complicate
  • Destinare le somme del secondo pilastro della pac alla crisi di mercato di alcuni comparti come ad es. grano duro e altre colture che oggi percepiscono i premi accoppiati. Con la speranza di dare dignità al lavoro dell'agricoltore VERO
  • annullate tutto e ripartite da zero
  • Meno burocrazia
  • I bandi devono essere collegati alla realtà agricola, non astratti. 
  • Meno carta
  • Tempi snelli  
  • Criteri più snelli e premianti gli agricoltori con esigenze reali
  • Scomunicatelo
  • Meno burocrazia e bandi fatti con la testa , le aziende siciliane non sono come quelle dell Emilia Romagna
  • Mantenere i pagamenti promessi 
  • Arrestate chi lo redatto
  • Aiutare veramente l azienda agricola chi vive di sola agricoltura 
  • Da rivedere, da cima a fondo
  • dovrebbe essere interamente rivisto
  • nessuno, ormai è andata...
  • nessuno, ormai è andata...
  • Punteggi più bassi in modo da far entrare anche le piccole aziende e non dare contributi solo a hai gradi
  • Meno burocrazia
  • Annullate i bandi
  • Ripartire meglio le risorse e emanare bandi coerenti con la realtà agricola siciliana
  • Riformulare tutto, in tempi rapidi, affidando il lavoro ad una commissione di agronomi e forestali.
  • Ormai è tardi
  • I PSR devono essere sviluppati con gli operatori del settore. Fino a quando chi li redige continuerà ad essere una persona che non ha mai fatto un progetto continueremo e "pestare acqua con il mortaio" ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
  • Rifare le disposizioni e i criteri di selezione rendendo le misure più confacenti alla realtà agricola siciliana 
  • Il Psr deve essere semploce e snello con meno documenti .
  • Corrado Vigo relatore
  • ????
  • Snellimento della burocrazia, lavoro preliminare sui bandi con le diverse organizzazioni di categoria, seguire best practicies delle altre regioni/province automonome
  • Rifarlo
  • Equità tra i comparti in termini di punteggio.
  • Rendere più snella la procedura presentazione domande, bando redatto da personale competente e senza copia incolla, web PSA compatibile con la misura specifica
  • Premiare le produzioni di qualità 
  • Aiutare i veri agricoltori
  • Riscrivere tutte le disposizioni attuative delle sottomisure
  • Maggiore flessibilità nell'accesso alle misure, ridurre i tempi di emanazione bandi, aumentare il numero dei bandi più importanti (4.1 - 6.1 - agroambientali etc), 
  • Renderlo più snello e indirizzare le risorse anche alle piccole aziende
  • pieno coinvolgimento delle associazioni di categoria e ordini professionali
  • Si: scrivere con appropriata tecnica i bandi 
  • Cambiare i politici
  • fare bandi più snelli con progetti di massima senza cantierabilità
  • Dematerializzazione-semplificazione-riduzione tempi
  • Provare a redigere bandi specifici per le varie Provincie, le esigenze di Catania sono diverse da quelle di Messina, da Enna.
  • un fallimento totale
  • Fare uscire  Bandi mis. 12,13 e 11 per rimpinguare quanto meno le spese per l’anno in corso......senza decurtazioni per aziende zootecniche; e mis. 6.1 insediamento giovani agricoltori e far ripartire le mis. 4.1 (nuovo bando) 6.4a/c 8.1/2/3/5
  • Dare risposte più veloci sull'esito dei bandi (ancora oggi, a due anni dalla uscita dei bandi 10.1c e10.1f non si sa chi rientra e chi no nel finanziamento).
  • Bandi equi per l'intero territorio siciliano 
  • finanziare progetti per la realizzazione di condotte per lirrigazione  ammodernare quelle esistenti realizzarne nuove priorità assoluta !!!
  • Rivedere la distribuzione dei fondi, aumentare la possibilità di accesso ai giovani che vogliono veramente iniziare un'attività agricola 
  • Sburocratizzare
  • Diversificare per ogni bando due limiti di spesa diversa. Es. Mis 4.1 con max 1 mln di euro per le aziende "normali" e  3 mln€ per le aziende grandi. Con graduatorie e plafond separati
  • Più snello e più semplice accesso alle misure con manifestazioni di interesse e cantierabilitá alla graduatoria definitiva 
  • Favorire realmente la collaborazione tra aziende. Ovvero, in molti bandi per ottenere maggiore punteggio spesso le aziende inseriscono in fase progettuale strutture che andranno ad implementare i costi fissi, disincentivando l'aggregazione. Un classico esempio è l'azienda che per chiudere la filiera inserisce un caseificio.  Sarebbe più opportuno per le aziende seguire modelli differenti, come ad esempio conferire il proprio prodotto in un unico centro di trasformazione evitando così di penalizzare il potere contrattuale delle aziende stesse 
  • mettere un tetto massimo per misura di 800mila euro, eliminare completamente le misure destinate alla formazione in quanto servono solo ad alimentare delle società che non fanno vera formazione
  • Diminuire il numero delle azioni ed aumentare le dotazioni finanziarie per le misure che fanno sviluppo effettivo.
  • Ridurrei la quantità di documenti da allegare; ridurrei la tempistica con l invio di tutto tramite PEC e modelli precompilati e darei la possibilita di partecipazione ad agricoltori in difficoltà economica...il 25 % risulta una somma elevata su un investimento di 200mila
  • Rivedere le misure 4.1 e 6.1 al fine di rendere gli incentivi accessibili alla maggior parte delle aziende.
  • Dotazione finanziaria insufficiente per ogni misira; procedura più snella; richiedere di produrre la documentazione necessaria alle sole aziende che hanno superato una prima fase di selezione iniziale, che potrebbe anche essere basata sui punteggi, in cui viene richiesto un semplice elbarato riassuntivo per ciascuna azienda partecipante(vedi bando inail, snello, veloce, efficace, efficiente te) ; utilizzo della pec, firma digitale e abolizione del cartaceo
  • Snellire l'iter burocratico e qualora fosse possibile ritornare ai progetti a sportello, commisurati alle reali esigenze degli agricoltori e non dei capitalisti.
  • rendere i bandi accessibili ad aziende medio piccole invece queste sono rimaste fuori
  • Se non si aggiustano i parametri di scelta e non si limitano le aziende grandi che ogni volta vincono, tanto vale eliminare totalmente il psr cosi tutti siamo sullo stesso piano e solo chi veramente ci crede andrà avanti
  • No, perchè siamo a meno di 2 anni dalla scadenza.
  • più competenze da parte di chi lo scrive
  • renderlo più equo
  • Dovrebbe essere orientato di più a piccoli investimenti 
  • Si. Rimodulazione 
  • Bisogna con le misure favorire il vero sviluppo del settore dell'agricoltura e non dare ossigeno alle aziende aumentando il "vizio" del sostentamento a scapito della vera cultura imprenditoriale.
  • Da rifare completamente tutto e cancellare quanto fatto fino ad oggi
  • Investire nelle piccole aziende
  • Riscriverlo da zero
  • Aiutare i piccoli imprenditori e non solo le grandi aziende
  • Ritirarlo
  • snellimento cartaceo, abbassamento tetti di spesa 
  • Il psr deve essere da gente che mette insieme teoria e pratica  
  • Misure che puntano di più all'agricoltura e non alla diversificazione. Premi a fondo perduto commisurato alla grandezza dell'azienda e con un massimo di 250.000 €
  • SNELLIRE L'ITER, CAMBIARE CRITERI ASSEGNAZIONE PUNTEGGI, FAR SPARIRE PSA - METAFERT ED AFFINI
  • un sito dove si incontrano produttori e commercianti: basta mediatori e truffatori. dove si possono dare voti. se uno o altro non rispettano i patti sono fuori. come l'elenco dei non pagatori delle banche
  • Lavorare 
  • bandi per la meccanizzazione massimo 100,00 €
  • Meno burocrazia
  • Sentire gli agricoltori 
  • 1 metro di corda.
  • Maggiori fondi per la zootecnia e favorire la produzione
  • Tornare all’accoppiamento
  • Battersi per avere più fondi, sbrurocratizzare, velocizzare, snellire 
  • Togliere tutti i la ci è lacciuoli e dirottare i fondi sulle misure a superficie per spenderli velocemente 
  • Andrebbe reso snello e con fondi accessibili a tutti 
  • Sentire le aziende
  • Rifarlo,dando davvero la possibilità a tutti di accedere al bando e non solo alle aziende già avviate.
  • Chiamate persone veramente esperte e che non abbiano interessi 
  • Pensare  per gli agricoltori e allevatori
  • Spendere velocemente i soldi per risollevare gli agricoltori
  • Riscrivere quasi tutte le disposizioni attuative 
  • ascoltare di più gli imprenditori e i tecnici siciliani e non tecnici del nord europa
  • meno burocrazia e più snellimenti
  • Spendere le risorse finanziarie velocemente
  • Bandi più snelli e più  chiari. Maggiore equità e coerenza nella distribuzione della risorse nel territorio regionale.
  • Sostituire le persone che hanno redatto i bandi di cui al PSR Sicilia 2014/2020
  • Che sia più snello quantomeno nella fase istruttoria e che sia rivolto anche alle aziende più piccole che per ora non riescono a chiudere la filiera 
  • Maggiore coerenza con la variegata realtà agricola siciliana, maggiore semplificazione (VERA), maggiore chiarezza nei bandi e nelle D.A., maggiore equità sia nei requisiti di accesso che nei criteri di selezione, in grado di coinvolgere tutte le aziende agricole (piccole e grandi) operanti in TUTTO il territorio regionale. 
  • pagare quanto dovuto a tutte le aziende aventi diritto
  • rimodulare i bandi con coerenza senza attribuire il 90% delle risorse alle grosse aziende agricole (> 100Ha)
  • Rifare i bandi mirati ai fabbisogni delle  piccole aziende agricole  e non alle grosse aziende " industriali" 
  • Valutate i progetti in base alla occupazione e reddito che effettivamente possono generare 
  • Utilizzare il sistema dei prezzi medi x ha per progetti sino a 100.000€
  • Bandi più snelli
  • Cestinarlo

Commenti

  1. Cari cimo' e Cracolici. ....sparatevi.il danno che avete fatto voi manco hitler e manco tutti i governi....ma come ci siete riusciti a fare così poco e cosi male....avrete studiato come farvi odiare da tutta la sicilia

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