Ieri e l'altro ieri ho scritto che cosa contenevano l'art. 1 e l'art. 2 del Decreto "Fondo nazionale agrumicolo".
Oggi riporto cosa dovrebbe prevedere l'art. 3 (in copia/incolla):
Il Fondo nazionale agrumicolo attua le finalità' dell'art. 1 del presente decreto.
2. Le risorse disponibili sono ripartite nelle seguenti attività' finanziabili in coerenza con le finalità' di cui all'art. 1:
a) concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole;
b) finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e promozione rivolte ai consumatori funzionali alle attività' di investimento di cui al presente decreto e con l'obiettivo di sostenere la competitività', lo sviluppo del mercato e la qualità' del settore agrumicolo;
c) concessione di contributi per la conoscenza, salvaguardia e sviluppo dei prodotti agrumicoli DOP/IGP ai sensi del decreto ministeriale del 1° marzo 2016, n. 15487.
Quindi ... "l'uomo della strada" legge quanto riportato all'art. 3 e dice "ecco, tutto risolto, tutto fatto".
Ma poi ... andando a vedere bene:
1 - i "concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole" non sono previsti fra le finalità dall'art. 1
2 - ma con 10 milioni di euro, fra l'altro spalmati in tre anni, che si deve fare? Tutte queste "bellissime cose" indicate all'art. 3?
3 - e i 2 milioni di euro dell'anno 2018, a chi vanno, come andranno spesi?
4 - e i 4 milioni di euro per il 2019, che ormai è agli sgoccioli, a chi andranno?
E, quindi, ci vogliamo chiedere a che cosa serve questo "Fondo nazionale agrumicolo"?
Alle aziende agricole certamente no.
Alla ricerca certamente no.
Forse un pò alla promozione del consumo di arance, e se così fosse ... già saremmo tardi per preparare una campagna promozionale per l'annata agrumaria 2019/2020.
... domani continua ...
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