Appurato che l'INVIM si pagava solo ed esclusivamente durante il passaggio di proprietà di un immobile, ecco che il Governo Amato, quello stesso governo che entrò di notte nei nostri conti correnti effettuando un prelievo forzoso (un furto di stato) del 6 per mille, inserì l'ICI, ovvero l'Imposta Comunale sugli Immobili.
Questa imposta, odiosa, altro non è che una "tassa patrimoniale", che non è parametrata ai redditi personali, ma alle case ed ai terreni.
Però l'ICI (come l'IMU adesso) veniva (e viene) calcolata su rendite catastali "fasulle", cioè non rispondenti alla realtà.
Quindi dal 1992, e fino al 2012, tutti quanti siamo stati chiamati a pagare l'ICI, senza possibilità di parametrare il costo rispetto al vero valore di mercato dei vari beni posseduti.
Così facendo i vari governi che si sono succeduti hanno dismesso i trasferimenti di risorse economiche verso i Comuni, lasciano agli stessi la facoltà di aggiornare le varie aliquote percentuali, visto che l'ICI (ed oggi l'IMU) sono le uniche risorse economiche dei Comuni stessi.
Tutti quanti, quindi, chiamati al salasso annuo, diviso in due pagamenti: 16 giugno e 16 dicembre.
... domani continua ...
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