Prendo spunto da un articolo apparso alcuni giorni fa sulla testata online ItaliaFruit, nella quale veniva evidenziato come la GDO ha messo in moto la "promozione" di agrumi a 99 centesimi di euro al chilo.
Nell'articolo, che potete leggere cliccando qui
sono riportati degli estratti da volantini di vari gruppi commerciali., che riporto in copia/incolla.
Ma dietro a questo prezzo, che comprendiamo bene tutti essere un prezzo "civetta", ovvero un prezzo che cattura il cliente, salvo poi far riempire il carrello di altri prodotti, dietro quel prezzo non c'è solo la GDO, ma c'è una filiera ben organizzata e ben strutturata, che ha i suoi costi, e non ultimo c'è l'agrumicoltore, che lavora per un anno e poi ... vede svilirsi il prezzo di vendita dei suoi agrumi.
E in tutti questi anni che ci lamentiamo di ciò ... la GDO si è solo rafforzata, perchè se non sottostai ai suoi "diktat", vieni messo fuori e viene preso un altro, o ancor peggio, le arance vengono importate da altri paesi.
E non c'è più lo solo spauracchio "allora le arance le prendono in Spagna", ma le importano dal Marocco, dalla Tunisia, dalla Turchia, dalla Grecia e ... il più temibile di tutti l'Egitto, che nell'ultimo decennio ha incrementato le coltivazioni agrumicole, grazie ad una politica agricola che funziona, e che ha anche portato l'acqua in terrotori "vergini".
Ma da noi, dopo decenni e decenni di proteste, rimane tutto come prima, anzi peggio.
L'unica cosa che aumentano sono le bollette dei Consorzi di Bonifica; ma questa è un'altra storia.
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