20 aprile, 2008

Riparto da qui

Riapro il blog mostrando delle foto emblematiche.
Quello che vedete è il cancello del mio agrumeto, rimesso in piedi con fatica dal 1985, rimesso in piedi fra mille difficoltà, ed in un mercato per nulla florido, anzi ...
Dopo aver pagato i debiti accumulati dai miei familiari, e non erano pochi, dopo aver sanato tutto, e nonostante la crisi agrumicola, il mio agrumeto, anzi quello della mia famiglia è ancora lì, vivo e vegeto.
Ed invece dopo tutto ciò che cosa succede?
In quasi due mesi 8 furti mi hanno messo in ginocchio. Danni immensi.
Il cancello è stato addirittura tagliato con il flex!
Tutto ciò che aveva a che fare con il rame è stato tolto, rubato, divelto. Quadri avviamento delle pompe, linea elettrica interna: tutto!
I Carabinieri cos'hanno fatto? Beh ... lasciamo stare. Non hanno nemmeno ascoltato le mie riflessioni ed indicazioni, gli indizi raccolti; nemmeno quando li ho scritti nero su bianco! Tant'è che 8 volte ... la dicono lunga!
Risultato? Non posso nemmeno irrigare; io che ho fatto sempre un vanto delle disponibilità irrigue di questo agrumeto, di tutto ciò che mio nonno Placido aveva fatto per poterci dare serenità.
Chiedo all'Enel nuove forniture, una per ogni singolo pozzo, ed ancora stanno lì a passarsi la palla da uno all'altro, anzi ... la prima risposta è stata addirittura negativa.
Cosa succede, quindi, nella mente di un uomo?
Dapprima si cerca di resistere. Poi ci si oscura. Si cambia umore. Alla fine si prendono decisioni, a volte insensate, ma dettate dal nervosismo e dallo stress. Stress! Sì Stress!
In tutta questa vicenda, proprio per lo stress, ho anche avuto in questi giorni un bel versamento di liquido sotto la retina: una bella retinopatia sierosa centrale!
Volete sapere cos'è? Vi rimando ad un link per la lettura. E adesso devo prendere delle pillole che facciano ridurre la pressione del bulbo oculare, dei diuretici ....
Provate voi a vivere per due mesi in questo stato di cose.
Ecco che in preda allo stress, ai nervi, alla sfiducia ho chiuso il blog, pensando che a nessuno sarebbe importato.
Ho anche messo in vendita il mio agrumeto, per me come un figlio, ma l'ho fatto. E me ne sono pentito non so quanto! Ed anche per questo soffro!
Ho ricevuto decine di email, decine di telefonate, incoraggiamenti, a partire da mia moglie ed agli amici di sempre, a finire ieri sera con la signora Rossana Grasso, che pochi di voi conoscono, ma che è stata la mia seconda mamma. La signora Rossana è la mamma del mio migliore amico, Cesare Santuccio, morto il 16 marzo 1981 in seguito ad un incidente stradale. E' stata la mia valvola di sfogo in tutti i momenti difficili, come questo.
Ieri pomeriggio sono stato a trovarla. E lei mi ha ascoltato, anche se i suoi problemi con la vita sono certamente maggiori di quelli che sto passando io.
Alla fine di due ore intense ... ho deciso di riaprire il blog e di raccontare tutto questo, per sfogarmi, per condividere tutto ciò con qualcuno che sta passando lo stesso scoramento.
Mi spiace solo che in preda ai nervi ho cancellato tutto quanto avevo scritto finora, anche le foto.
Ma fa niente.
Si riparte oggi da qui, con la speranza che i lettori, e siete davvero tanti, comprendano quanto successo, e stiano dalla mia parte.
p.s.: questo post lo dedico a mia figlia, sperando che non passi mai quello che sto passando io.

14 commenti:

  1. L'Arma benemerita ,come sempre, non si smentisce.E' tragico poi pensare che anche la denuncia è inutile e che i vertici non ascoltano.Le interrogazioni o le interpellaze parlamentari? Solo una cretinata. Come si smonta un giochino così divertente?Ci sarà qualcuno connivente .Pieramicca

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  2. Caro dottore,
    non si dia per sconfitto...sarebbe propio un interessante risultaqto per coloro che si svegliano la mattina per recare solo dei danni .
    Lo siamo tutti stressati e colpiti da tutto cio' che ci circonda e che circonda il nostro vivere.
    Le dico solo....un trincia legna nuovo..un trattore ....motozappa...motopompa...carburanti ...olio....e persino i miei stivali.
    Tutto rubato e mai ritrovato nel giro di 5 anni.
    A mala pena adesso nel mio garage a lentini ho lo spazio per entrare la macchina e aprire lo sportello .
    FORZA E CORAGGIO...

    SALUTI ...SALVO FURNO'

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  3. lEGGO E RULEGGO IL SUO SFOGO...E MI CREDA, MI SONO COMMOSSO.
    .....metta tutto sottoterra, come ho fatto io.
    Ho comprato un piccolo scavatore e mi sono fatto dei fossati ed ho messo tutto sotto terra. e adesso o meglio per adesso...tutto bene!!Rimangono solo i quadri ma li ce' pochissimo rame..non conviene neanche per loro!!!

    validi bene questa optione.

    saluti.....salvo furno'

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  4. Corrado,

    ti sono vicino comprendendo la tua rabbia e lo sdegno per una situazione insostenibile.

    Purtroppo, le campagne sono diventate terreno di nessuno e anzi a volte ho anche paura ad entrare NELLA MIA PROPRIETA' in certe ore!

    Per esempio: nel territorio di Lentini c'è solo una volante che va in giro. Che controllo può mai fare?

    La mancanza di regole e pene, il lassismo, forze dell'ordine disorganizzate stanno veramente buttando la nostra realtà nella barbarie e violenza.

    Saluti affettuosi e un caloroso bentornato!

    Delfo Fusillo

    P.S.: Nota la tua puntualità e precisione nell'aggiornare il blog, non ho mai pensato per un attimo a dei problemi tecnici ma sicuramente a motivi più seri.

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  5. FINALMETE!!!!! come facevo a risvegliarmi la mattina senza non aver letto i tuoi commenti mattutini.Non ti scoraggiare!!!! Futtittinni!!!!! Ci sono gli amici!!!!
    Invece la prossima volta che ci incontriamo mi devi parlare della mamma di Cesare so che nei primi tempi andavi a trovarla, ma non pensavo che durasse......ti ammiro per questo, anche perchè so che è una donna che ha sofferto molto.
    Alla prossima. Pascal

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  6. Ciao Corrado...A RARIKA,stamattina,apre con il tuo post di "RITORNO".
    Con affetto e stima,Orazio Vasta

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  7. Caro dottor Vigo
    le sono vicino.
    Anche io ho subito furti er il rame,ma non in questa quantità.
    Ho provato la sua rabbia,ma non mi sono ammalato.
    Evidentemente il suo legame con la terra è più forte del mio.
    Tenga duro e non ci lasci.

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  8. Caro collega,
    sono un agronomo e anche agricoltore come Lei , la seguo da qualche mese dalla Calabria , mi sono imbattuto per caso nel suo Blog e l'ho trovato molto interessante ,quando ho visto che era stato chiuso sono rimasto molto dispiaciuto, avevo apprezzato molto le sue riflessioni ed i suoi consigli,credo che Lei sia anche professionalmente molto preparato , le assicuro che vale la pena continuare a combattere anche se spesso pensiamo che sia una lotta impari, non le racconto le mie vicessitudini aziendali,giudiziarie, finanziarie e di salute per questioni di spazio e per non annoiarla, ma le assicuro che alla fine vale la pena dimostrare a se stessi ed agli altri chi siamo e quanto valiamo veramente . Le faccio gli auguri per la salute ,da noi si dice che "solo alla morte non c'è riparo" equivale "fin che c'è vita c'è speranza" certamente di una vita migliore almeno per il nostro prossimo . La saluto Cordialmente
    Enzo R.

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  9. Le rinnovo gli Auguri fatti stamattina , quando ancora non aveva scritto cosa le era successo.Mi dispiace ma chi le scive ha subito di peggio, trattore rubato ecc...., la vita continua si pensa alla famiglia e si ritrova la forza.
    Auguri ancora.
    Giuseppe P

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  10. Sono un giovane agronomo e anche agricoltore e caro Dottore le voglio mostrare la mia solidarietà. Il nostro è un settore dove le sempre maggiori difficoltà spesso possono indurre a scoraggiamenti, ma secondo una mia personale opinione la presenza di persone come Lei che lavorano in questo settore sono uno stimolo anche per un giovane a non desistere ma affrontare la nostra realtà lavorativa con maggiori stimoli e determinazione. Cordiali saluti.

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  11. Ciao Corrado,
    come immaginavo tu non ci hai abbandonato.
    Auguri per tutto!
    Mema

    "Calati iunco ca passa la china"

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  12. Non mi collegavo da tempo con il Tuo blog, perché distratto da tanti impegni che in questo periodo mi hanno tenuto lontano dal computer.
    Apprendo con immenso dispiacere quanto stai passando in questo periodo.
    Spero che tutto possa risolversi al più presto, anche perché sono sicuro che il tuo spirito combattivo ti aiuterà a superare.
    Un caro saluto
    Giacomo

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  13. Adesso comprendo perchè non riuscivo più a collegarmi...
    Caro collega, posso solo manifestarti la mia solidarietà..in questo settore non riesco più a trasmettere ottimismo. Sarei un ipocrita se lo facessi.
    Una volta questo tipo di problemi si risolvevano in maniera apparentemente incruenta: si chiamavano "lupare bianche": una volta identificato con certezza il responsabile del furto, questi spariva misteriosamente.
    Ovviamente non si deve mai arrivare a questo, ma considerato che vige l' impunità più totale e che anche le forze dell' ordine temono per la loro incolumità (sono troppo pochi e anche loro tengono famiglia!!).......mi astengo da ogni ulteriore commento.

    Fino a quando l' agricoltura non avrà riacquistato il giusto peso nell' economia di una nazione come l' Italia, non verrà mai presa seriamente in considerazione.

    Fabrizio La Carrubba

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  14. Gent.le Dottore,
    mi chiamo Giuseppe Colonna e sono di Mola di Bari.Mio padre porta avanti da solo l'azienda agricola di famiglia di 9 ettari producendo prevalentemente uva da tavola.So bene cosa significa "tirare la carretta": la situazione è quella che è, aggravata da burocrazia, cartelle INPS( per fortuna(?) l'ultimo giorno utile siamo riusciti a ristrutturare il nostro debito...), tasse, mercato piatto..e furti vari.
    La sconforto è tanto ma mio padre va avanti così come fa lei.
    In bocca al lupo per il futuro.

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