28 maggio, 2008

agronomi o camerieri 2°?

Ricevo da un collega, che preferisce non pubblicare il suo cognome, e pubblico.
Caro Corrado,
questa cosa che hai scritto è a dir poco scandalosa. 18 euro per sopralluogo: uno scandalo.
Dici bene quando scrivi che i camerieri se la passano meglio.
Non so se l'Ordine si è reso conto di questa ulteriore follia, e se si è attivato per fare qualcosa.
Io non so chi aderirà a questa elargizione di elemosina fatta dal Parco dell'Etna.
Ti prego di pubblicare in forma anonima questo mio sfogo.
Ciao e a presto.

Rispondo
Caro ..... (ometto il nome),
speriamo che il Parco dell'Etna non richieda anche la DIA!!!
Scherzi a parte ... concordo con te.
Questa "offerta di lavoro" del Parco dell'Etna rasenta la meschinità, avvilendo sempre di più la nostra professionalità.
Ma aggiungo: dai 18 euro netti che ci resterebbero in tasca ... almeno 3-5 andrebbero via per il costo carburante ... e alla fine?
Camerieri a 7 euro l'ora, meccanici a 15 euro l'ora, elettricisti a 25 euro l'ora, carrozzieri a 50 euro l'ora ... Agronomi? A 13 euro a sopralluogo!
Avviso ai Colleghi: Vi prego di non aderire a questa iniziativa perchè è un vero e proprio sfruttamento della nostra professionalità!

2 commenti:

  1. Mi chiedo:ma,perchè Corrado Vigo,l'agronomo Corrado Vigo,non è mai anonimo nelle suoi interventi in difesa della sua categoria,mentre,la stragande maggioranza dei suoi colleghi s'ammucciunu dietro l'anonimato?
    Personalmente,non farei MAI un intervento ANONIMO,specialmente per commentare una DENUNCIA fatta da altri con tanto di firma per esteso!
    E' un bruttissimo metodo,e anche ASSAI comodo, di "intervenire" o di lamentarsi.
    Io considero Corrado,prima ancora che un dottore agronomo,un mio collega giornalista,anche se non è iscritto all'ordine dei giornalisti. Ma Vigo è un giornalista! Perchè giornalista è colui che INFORMA,e lui lo fa!
    E, come tutti i giornalisti, firma i suoi "pezzi".E firma,mettendo la sua faccia!

    Ciao,collega.
    ORAZIO VASTA

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  2. Caro Corrado, hai scoperto l' acqua calda.. tanti colleghi tecnici che non hanno la fortuna (o la sfortuna, secondo i punti di vista)di poter mettere a frutto le proprie competenze in aziende di famiglia medio-grandi sono costretti a sottostare a queste forme di sfruttamento a buon mercato della manodopera intellettuale. E il Parco dell' Etna non è il primo. La stessa AGEA (Agenzia di Stato!)è la prima istituzione a sfruttare in maniera vergognosa i tecnici agricoli per i controlli PAC...
    per non parlare di numerosi organismi di controllo, primo fra tutti l' ECOCERT ITALIA .
    Naturalmente non posso firmarmi, perchè purtroppo, per necessità, ho anch'io "le mani in pasta" in quaesto settore, e subirei sicuramente ritorsioni..
    E' però venuto il momento di fare qualcosa!

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