27 maggio, 2008

agronomi o camerieri?

Riporto in corsivo un estratto dell'Avviso del Parco dell'Etna.
SI RENDE NOTO
Che con delibera del Comitato Esecutivo n° 48 del 16 maggio 2008 questo Ente Parco dell’Etna ha stabilito di avvalersi di idoneo personale tecnico, in numero di almeno cinque unità, per lo svolgimento dell’attività di campo relativa alla determinazione dei danni prodotti dalla fauna selvatica nel proprio territorio, nonché alla prevenzione degli stessi mediante apprestamenti protettivi; le verifiche di campo saranno realizzate mediante campionature per i danni al frutto (avifauna) e gli apprestamenti di protezione relativi alle singole piante, e analiticamente per i danni alle piante (conigli) e per le protezioni comprensoriali. L’incarico affidato a ciascun professionista avrà durata assolutamente temporanea e riguarderà l’espletamento di un numero massimo di cinquanta sopralluoghi per ciascuno dei quali verrà corrisposto un compenso di euro 40,00=, oltre IVA e C.N.P.A, comprensivo di ogni e qualsiasi altra spesa a carico del professionista medesimo.

A questo punto faccio una riflessione: con 40 euro, dei quali all'incirca 22 se ne vanno di tasse, che sopralluogo si deve fare?
Ogni sopralluogo 18 euro?????
Andiamo a fare i camerieri, che guadagniamo di più!
UNA VERGOGNA STORICA

3 commenti:

  1. non te l'avere a male, ma è una vergogna l'intera organizzazione del parco.Non capisco poi perchè hanno escluso fra le mansioni da affidare ai consulenti non hanno compreso anche la sistemazione manuale delle reti protettive.Sarebbe stata un'ottima preparazione atletica per gli agronomi dell'isola.

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  2. Chiedo l'intervento di qualcuno autorevole per riportare dignità alla nostra professione.

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  3. Penso che mi cancellerò dall'Ordine, per iscrivermi all'albo delle "signorine di strada"

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