Dopo la DIA (Dichiarazione Inizio Attività), ecco spuntare la DFA (Dichiarazione Fine Attività).
Immaginiamo che il Burosauro più incallito si svegli una mattina e pensi di richiedere la DFA non appena una qualunque impresa agricola chiuda. Lo pensa, scrive una circolare e lo fa!
Ecco che bisognerà inviare in 4 copie:
- le dichiarazioni dei redditi dell'ultimo decennio
- tutti gli F24 pagati a qualsiasi titolo nell'ultimo decennio
- le copie delle assunzioni e dei licenziamenti dell'ultimo decennio
- la DIA in copia conforme
- le visure catastali
- il certificato di destinazione urbanistica
- l'estratto di mappa
- la visura Camerale
- il certificato del Genio Civile
- il certificato del Consorzio di Bonifica
- i titoli di provenienza in copia conforme
- le copie dei contratti ENEL
- i registri di carico e scarico
- i formulari dei trattamenti
- il quaderno di campagna
e chissà quante altre diavolerie mi sto dimenticando.
Così il malcapitato ... può fare la DFA, e chiudere serenamente la sua azienda agricola ... danneggiata più dalle carte che dalle calamità.
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