26 luglio, 2008

prezzi incomprensibili

Della "moltiplicazione dei prezzi" ho già scritto, ma ci torno perchè non riesco a comprendere un fenomeno strano, fenomeno di quest'anno.
Le arance sono state vendute da 0,05 a 0,25 €/kg.
I limoni da 0,70 a 0,90 € Kg.
L'elevato prezzo dei limoni è stato "dettato" dala mancanza di prodotto a livello internazionale, causato da danni da gelate, siccità, decisioni dell'Argentina di "dirottare" la maggior parte della produzione alla produzione di succo, ecc.
Non comprendo però come i prezzi al consumo portino a risultati diversi, ma equivalenti.
Che significa?
Durante la stagione delle arance i consumatori le acquistavano a prezzi oscillanti fra 1,90 e 2,50 €/Kg.
I limoni, invece, a 2,00-2,20 €/Kg.
Allora? Dove sta l'imbroglio?
Per raccogliere un chilo di limoni dalle piante occorrono mediamente 9-10 centesimi, per le arance circa 6.
Il costo del trasporto fino al magazzino di lavorazione è lo stesso, il costo della calibratura, dello stoccaggio, degli imballaggi (casse o retine) è lo stesso, quello del trasporto ai supermercati pure.
Allora c'è qualcosa di oscuro che non funziona, che non si vede, che non percepiamo.
Se i limoni vengono acquistati a 0,70-0,90 €/Kg, e venduti a 2,10-2,20, come mai le arance vengono acquistate a 0,05-0,25 €/Kg e vendute a 1,90-2,50 €/Kg?
Ponendo pari a 40 centesimi i costi che un operatore commerciale deve sopportare per portare i limoni dalla campagna al supermercato, e pari a 35 le arance ... dove sta la differenza?
Esempio:
1) limoni
2,10 € prezzo vendita - 0,40 € prezzo costi operatore - 0,90 € prezzo al produttore= restano € 0,80/kg, che rappresenta il guadagno fra l'operatore commerciale ed il supermercato.
2) arance
1,90 € prezzo vendita - 0,35 € prezzo costi operatore - 0,15 € prezzo al produttore= restano € 1,40/kg che rappresenta il guadagno fra l'operatore commerciale ed il supermercato.

Una bella differenza ... 60 centesimi al chilo ... chi se li "pappa"?
E perchè mai non girare l'importo al produttore, che con questi importi ricomincerebbe a guadagnare, investendo nella propria azienda, e ricominciando a far girare l'economia locale?
Forse sarebbe anche contento di fare la DIA, ed altre mille diavolerie cartacee inutili, dispendiose e perditempo!

2 commenti:

  1. Carissimo Dott. Vigo questo dilemma è troppo vecchio, finchè non verra monitorato è sanzionato chi manipola il mercato, noi produttori non riusciremo mai ad essere remunerati dignitosamente.
    gipi

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  2. ti nomino Consigliere di Corte in materia agricola e alimentare.Non capisco nlla in materia di prezzi agricoli. Dispongo solo di due alberi di limoni nel mio giardino per cui solo quando li vedo maturi e rotondi li raccolgo.Non accedo al libero mercato.Ma solo per i limoni.Le arance le ricevo in dono dai miei clienti. Fra poco aprirò uno studio denominato AVVOCATO DI STRADA e svolgerò incarichi con pagamento in natura.Spero di avere maialini e polli in gran quantità.Potrò turbare il libero mercato?

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